Il Tirreno

Pisa

Toscana salute
Sanità

Pisa, il piccolo El Mehdi torna a sorridere grazie all’intervento umanitario: i medici dell’équipe e la gioia della mamma

di Danilo Renzullo
Pisa, il piccolo El Mehdi torna a sorridere grazie all’intervento umanitario: i medici dell’équipe e la gioia della mamma

Il bambino di otto mesi accolto e operato di labiopalatoschisi. È arrivato dal sud dell’Algeria dove probabilmente non avrebbe mai potuto far fronte alla malformazione

06 settembre 2024
3 MINUTI DI LETTURA





PISA. Il suo volto potrà essere illuminato dal sorriso. Quello che una malformazione alla nascita avrebbe per sempre impedito a El Mehdi, sarà reso possibile dall’équipe guidata dal dottor Gian Luca Gatti, chirurgo plastico e responsabile del percorso labiopalatoschisi dell’Azienda ospedaliero-universitaria pisana (Aoup). Una luce tra le sofferenze. Accesa grazie ad un intervento umanitario eseguito nei giorni scorsi e da una seconda operazione a cui il bambino, appena otto mesi, sarà sottoposto al Santa Chiara di Pisa tra poco più di un mese per far fronte ad una grave forma di labiopalatoschisi, malformazione congenita che coinvolge il labbro superiore, la gengiva e il palato.

Un intervento quasi di routine per tanti bambini, ma non per El Mehdi. Nato otto mesi fa nel sud dell’Algeria, probabilmente non avrebbe mai avuto la possibilità di far fronte a quella malformazione. Per anni, forse, la labiopalatoschisi gli avrebbe impedito di sorridere. Ma non solo. Perché la labiopalatoschisi lo avrebbe condannato anche ad anni di sofferenze, fisiche e non solo. Insieme alla madre, El Mehdi è arrivato in Italia ad inizio agosto con un volo finanziato dai Lions di Pisa nell’ambito del progetto “Taleb Buya”, organizzato dall’associazione Gdeim Izik di Piombino con la collaborazione della Regione Toscana, programma per l’accoglienza dei bambini Saharawi avviato nel 2013 che si avvale anche della collaborazione degli specialisti dell’Aoup che dall’inizio del progetto hanno operato dodici bambini. «El Mehdi è affetto da labiopalatoschisi grave che necessita di due interventi – sottolinea il dottor Gatti – questo per far fronte ad una malformazione che potrebbe comportare grandi problemi non solo estetici, ma anche di deglutizione, alimentazione, linguaggio e all’udito. Con El Mehdi continuiamo un percorso che abbiamo iniziato alcuni anni fa e che ci porta ad operare uno, due bambini annualmente accolti in Toscana nell’ambito di progetti umanitari». Il Centro multidisciplinare istituito al Santa Chiara nel 2014, uno dei principali in Italia, conta circa 250 interventi l’anno su bambini affetti da malformazioni congenite del labbro e del palato provenienti da tutta Italia (il 78% degli arrivi sono extra Toscana) e anche dai Paesi in via di sviluppo (oltre ai chirurghi, il team è formato da anestesisti, ortodontista, neonatologo, pediatri, otorini, logopedisti, psicologo genetista, maxillo-facciale e ginecologo esperto di diagnosi prenatale). Da alcuni anni, il centro collabora anche con l’associazione di Piombino e la cooperazione sanitaria internazionale della Regione Toscana per contribuire a far fronte a quella che in alcuni Paesi africani è una vera e propria emergenza. «Il primo intervento è andato molto bene – sottolinea il dottor Gatti –, ora El Mehdi è chiamato a sottoporsi ad una nuova operazione tra un mese e mezzo».

Il primo intervento ha donato nuovamente il sorriso alla madre, il secondo sarà quello che illuminerà il volto del piccolo El Mehdi. 


 

Primo piano
Lutto

Muore a 42 anni lo chef Vincenzo Volpe: il ristorante a Pistoia, i colleghi stellati e lo strazio degli amici: «Con noi per sempre»

Sportello legale