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San Vincenzo, il progetto del nuovo direttivo: «Creare in tre anni un vivaio di giovani talenti»

di Irene Di Brino
Nella foto, la squadra del San Vincenzo Calcio con le nuove divise per la stagione 2022-2023
Nella foto, la squadra del San Vincenzo Calcio con le nuove divise per la stagione 2022-2023

Dopo il riassetto compiuto dall’ex presidente Di Marco, oggi la squadra è pronta a investire. «Il nostro scopo è crescere e formare una nuova generazione: abbiamo le capacità per farlo»

28 settembre 2022
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SAN VINCENZO.  Investimenti, pianificazione e crescita. Queste le parole chiave del progetto triennale appena intrapreso dalla Asd San Vincenzo Calcio. A guidare la società, un consiglio direttivo composto da tredici persone, con la presidenza affidata a Giuseppe Telara, la vicepresidenza di Ferruccio Giacobbe e Euro Mangoni e la direzione sportiva di Mauro Zaccaria.

L’inizio del campionato di Prima Categoria– tra il pareggio in casa con il Massa Valpiana e la sconfitta in trasferta con il Castelnuovo Val di Cecina – ha coinciso con le prime partite della squadra, in gran parte composta da ragazzi che non avevano mai giocato insieme. «È una fase fondamentale – commenta il neopresidente – per testare l’amalgama della squadra. Il nuovo mister Riki Trapassi, insieme ai secondi Danilo Buglioni e Roberto Davini, si trova a guidare un gruppo con molti elementi nuovi e alcuni giovanissimi selezionati tra gli juniores».

Se, infatti, i numeri dei settori giovanili del San Vincenzo sono molto positivi – circa 200 i ragazzi che si stanno formando nella società – la rosa della prima squadra vede al suo interno molti nomi che arrivano da fuori. «Una scelta dettata dalla necessità – spiegano dalla dirigenza – è chiaro che il nostro primo scopo è formare i giovani sanvincenzini. Ma, dopo una serie di abbandoni, ci serviva una squadra competitiva e il modo migliore per farlo era inserire anche una decina di ragazzi di Livorno o altre città della zona che hanno militato anche in categorie superiori». Qui scatta il piano triennale. «Investire sui giovanissimi, crescerli e formarli. Questo è il nostro scopo per il San Vincenzo. Abbiamo le strutture e le persone giuste per farlo. Un impianto sportivo fra i più ampi in Toscana, con prato centrale, campo sussidiario, campino a otto e a cinque. Oltre a una convenzione con il fisioterapista Gianluca Vallesi che ogni settimana si mette a disposizione per controllare tutti i ragazzi dopo la partita della domenica. Ma soprattutto – conclude il presidente – un gruppo di volontari e soci che con passione operano quasi tutti i giorni al campo o in sede: le nostre porte sono sempre aperte ai sanvincenzini che hanno voglia di venire a dare una mano».

Importante anche la convenzione con il Milan, che permette di avere durante tutta la stagione dei tecnici che ogni mese scendono a San Vincenzo per osservare i ragazzi e perfezionare il lavoro degli allenatori. «In più abbiamo la possibilità di portare giovani e bambini a Milano per sperimentare da vicino questo mondo».

Tutto questo, tengono a ricordare dalla dirigenza, grazie al lavoro che per quindici anni ha portato avanti l’ex presidente Cataldo Di Marco, ancora oggi nel consiglio direttivo. «Presidente dal 2008, quando prese le redini della società la trovò molto indebitata – spiegano dalla dirigenza – con costanza, parsimonia e impegno è riuscito a risanarla, portando nella squadra giocatori e allenatori di spessore e creando un’ottima base per i progetti futuri». In attesa della terza di campionato in casa contro l’Orbetello, i ragazzi continuano quindi ad allenarsi per creare un gruppo sempre più unito. La rosa è composta dai portieri Tommaso Cappellini e Gianluca Rossi, dai difensori Andrea Bracci, Davide Tognetti, Gerardo Poggiali, Ouajih Abdel Hakim, Saverio Natali, Gianluca Invernazzi, Cosimo Goli, Federico Salusti, Alessio Rossi poi i centrocampisti Davide Di Stefano, Nico Turini, Alessio Fulceri, Matteo Bianchi, Simone Di Marco, Francesco Tosi e gli attaccanti Tommaso Poggi, Simone Salvadori, Mattia Cicalini, Dome Mbaye, Mattia Di Erasmo, Christian Barra, Antonino Lazzara e Mattia Righini.

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