Il Tirreno

L’emergenza

Elba, estate con l’allarme cinghiali. L’ultimo incidente: mamma e figlio di 10 anni feriti nello scontro

di Luca Centini

	Cinghiali a San Piero nella foto condivisa sui social
Cinghiali a San Piero nella foto condivisa sui social

Tragedia sfiorata sulla provinciale alla Valdana: entrambi sono finiti all’ospedale di Portoferraio. Il sindaco Nocentini lancia un'idea per provare a fermare il pericolo

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PORTOFERRAIO. Una donna di 44 anni e il figlio di 10 anni sono finiti all’ospedale di Portoferraio con traumi ed escoriazioni. Sono stati scaraventati sull’asfalto della strada provinciale 26, all’altezza della Valdana, dopo lo scontro con un cinghiale che stava attraversando.

Solo il fatto che viaggiassero a una velocità contenuta ha evitato che, nella serata di mercoledì, si consumasse una tragedia. È andata bene, questa volta. Ma lo stillicidio di incidenti stradali e danni provocati dalla presenza massiccia di cinghiali e mufloni sull’isola non si arresta. La notizia della Valdana è un nuovo segno tangibile di come la questione degli ungulati all’Elba abbia ormai assunto le dimensioni di una vera e propria emergenza.

Basta dare un’occhiata alla foto pubblicata da Gian Mario Gentini sul gruppo “Quelli che amano San Piero in Campo Isola d'Elba” per avere l’idea di quanto la situazione stia sfuggendo di mano. Sei cinghiali girellano di notte nel borgo di San Piero, tra le case e proprio ai pedi di una scala che conduce al primo piano di un’abitazione. «San Piero in Campo – scrive Gentini – Scomparsi gli esseri umani, finalmente i cinghiali possono godersi indisturbati una passeggiata panoramica nel loro ritrovato ambiente naturale… con vista sulle rovine della civiltà».

Insomma, mentre l’isola si avvicina al clou della stagione turistica con il Ferragosto ormai alle porte, la questione dei cinghiali sullo Scoglio sta diventando un vero e proprio caso nazionale. I sindaci lo sanno bene, più volte hanno segnalato i pericoli per l’incolumità degli automobilisti e dei motociclisti che percorrono le strade dell’isola, e invocano misure straordinarie.

Nel tavolo di lunedì scorso dal Prefetto di Livorno è stato dato il via libera al piano della Regione che, tra le varie misure, mette sul piatto 15mila euro per l’acquisto di centri di raccolta dove stoccare i capi abbattuti e apre al coinvolgimento maggiore delle Atc (anche non elbane) per gli abbattimenti dentro e fuori dai confini del Parco. «È un primo passo – commenta il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini – ormai sull’isola tutti sono consapevoli di come occorrano soluzioni rapide e straordinarie per far fronte all’emergenza. Lo ha ben presente il Prefetto di Livorno e anche la Regione sta dando un contributo. L’acquisto dei centri di stazionamento delle carni e le altre misure possono servire intanto ad aumentare il numero degli abbattimento in attesa che il piano del Parco possa essere approvato».

È in questo contesto che il sindaco di Portoferraio ha lanciato una proposta, ufficializzata in queste con una lettera inviata al direttore del Parco Maurizio Burlando, incaricato come coordinatore dell’emergenza nel tavolo in Prefettura, allo stesso Prefetto di Livorno, alla Regione, Provincia e agli altri sindaci dell’isola. L’idea è quella di realizzare, con il coinvolgimento di una impresa specializzata, una filiera della carne di cinghiale dell’Elba, con tanto di marchio D.O.P. «Ho avuto contatti con un importante imprenditore specializzato del settore – racconta il sindaco di Portoferraio Tiziano Nocentini al Tirreno – ritengo che nei prossimi si possa sondare questa possibilità. Propongo di creare una delegazione in grado di approfondire l’argomento in un incontro, con la prospettiva dell’indizione di una gara di evidenza pubblica. Il coinvolgimento di un’impresa specializzata potrebbe agevolare la situazione attuale affiancandosi con proprie risorse per lo stoccaggio degli animali abbattuti con la prospettiva della creazione di una etichetta che esalti la provenienza delle carni dall’isola e perseguendo la possibilità di ottenere la certificazione D.O.P.». 
 

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