Botte al torneo di minibasket, il presidente del Follonica: «Una vergogna, voglio vedere in faccia quei genitori». Video: cosa è successo
San Vincenzo: il parapiglia scoppia durante la finale, per riportare la calma arrivano i carabinieri. Il presidente di una delle società coinvolte tuona: «Finiscono per sfogare le proprie frustrazioni danneggiando soprattutto i bambini»
SAN VINCENZO. Arrivano i carabinieri al palazzetto dello sport Lauro Giovani di San Vincenzo durante la partita dei bambini. Il torneo di Carnevale, riservato alle classi 2016, 2017 e 2018, finisce con un parapiglia sugli spalti. Il parapiglia scoppia nel finale della manifestazione, al culmine di una giornata in cui lo sport fatica ad affermarsi. Messo in ombra da genitori violenti, che dopo offese agli avversari e agli arbitri, anche loro ragazzini di 11 anni, sono passati alle vie di fatto. Al momento non ci sono querele. Protagonisti delle scene di violenza sarebbero alcuni genitori con i figli che militano nel Basket Follonica. Si sta giocando la finale tra la rappresentativa del Follonica e quella del Rosignano. Sul parquet cestisti dai 7 ai 9 anni. Il gioco viene interrotto più volte. Dagli spalti volano offese per gli avversari e un po’ per tutti. Gli autori vengono individuati e per tentare di riportarli con i piedi per terra sugli spalti salgono anche gli allenatori della squadra in cui militano i loro bambini. Già questo rende la misura di una percezione che con lo sport, e a maggior ragione con quello giocato da dei bambini in cui i più grandi hanno 9 anni, non ha niente a che spartire.
In un modo o nell’altro si riprende a giocare, finché scoppia il caos. Gli intemperanti vengono richiamati da altri genitori a calmarsi. Ma nel farlo questi si sarebbero avvicinati troppo. A quel punto un genitore di un bambino del Basket Follonica molla un cazzotto. Il gioco si interrompe. Il parapiglia si allarga e finisce all’esterno dell’impianto sportivo.
Vengono chiamate le forze dell’ordine. Sul posto arrivano gli agenti della polizia municipale di San Vincenzo e una pattuglia dei carabinieri. Nel palazzetto si notano bambini spaventati. Alcuni che si mettono a piangere. All’esterno, sebbene con fatica, si riporta la calma. C’è anche un accenno di ripresa della lite, ma viene fermato sul nascere.
«Doveva essere una giornata di festa e sport, un evento che ha richiamato un centinaio di bambini e con loro oltre 200 persone tra genitori e accompagnatori. L’epilogo è stato tutt’altro e siamo davvero rammaricati». Così dalla società Asd Basket San Vincenzo.
L’accaduto visto dalle fila del Basket Follonica non ammette scusanti. «Uno spettacolo del genere non dovrebbe esistere a nessun livello, figuriamoci in una partita di bambini. È inaccettabile e siamo costernati». Così il presidente della società Raffaele Battaglini. Oggi, nell’orario in cui i bambini avrebbero dovuto allenarsi, sul parquet del Follonica sono convocati i genitori. «Voglio vedere se avranno il coraggio di farsi vivi – afferma –. Saranno invitati a non farsi più vedere in palestra perché la nostra società ha tutt’altro atteggiamento verso lo sport. Siamo fuori dai canoni del buonsenso, del tifo sano e del comportamento civile».
Che aggiunge: «Mi riprometto di chiarire prima la situazione, parlando anche con le forze dell’ordine. Avere dei facinorosi in tribuna è una cosa impensabile. Nel minibasket vincere la partita è l’ultimo degli obiettivi. Si punta a coinvolgere tutti i bambini e a farli sentire protagonisti e parte di un clima positivo. Chi non è in grado di fare un tifo positivo per i loro bambini nei palazzetti non dovrebbe entrare». E conclude: «Finiscono per sfogare le proprie frustrazioni danneggiando bambini e famiglie che si ritrovano travolti da situazioni di questo tipo. Quanto è accaduto è di un’enormità inaccettabile. Servirebbe la misura del Daspo, così come per gli eccessi estremi nel tifo che pensavamo confinati nel calcio».