Il Tirreno

Politica e memoria

Addio a Franco Fedi da sempre cuore e voce della politica socialista

di Cecilia Cecchi
Addio a Franco Fedi da sempre cuore e voce della politica socialista

La città piange una figura storica e un amico. Cerimonia funebre martedì 21 gennaio nella chiesa dell’Immacolata

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PIOMBINO. «Silenzio, la stampa ci ascolta! ». Voce inconfondibile, d’anticipo al sorriso che l’accompagnava pure se il volto ancora non lo vedevi. Era il buongiorno di Franco Fedi davanti al Bar “Pinguino”, in piazza Costituzione.

Pure un paio di giorni fa, seduto al suo solito posto, giornale aperto, amici accanto e, accucciata al fianco, Frida, l’inseparabile guardia del corpo. Una Weimaraner dal manto grigio argento, in realtà di suo figlio Ernesto, ormai diventata la sua ombra, seguendolo ovunque, pure nelle lunghe passeggiate a Calamoresca. Con Franco si poteva parlare di tutto: famiglia, politica, ricordi. Si rideva, si scherzava, ci si emozionava, perché ogni argomento per lui era vissuto con passione e autenticità.

Piombino si è svegliata senza di lui. Franco Fedi non c’è più, portato via da un malore che lo ha colpito la mattina del 18 gennaio. La città ha perso un uomo simbolo, voce e cuore della politica socialista, un politico che ha attraversato decenni di storia locale, soprattutto un amico sincero, presente e pronto al dialogo. 81 anni solo sulla carta d’identità, è stato una figura centrale della politica piombinese. Assessore, vicesindaco, capogruppo di Nuova Piombino e presidente del consiglio comunale, ha dedicato la vita alla comunità con un impegno che non si è mai esaurito. Socio e sostenitore della Pubblica assistenza, conosceva tutti e tutti conoscevano lui. Il sindaco Francesco Ferrari ha espresso il dolore della comunità: «Piombino piange Franco Fedi, per molti anni assessore e vicesindaco. Una persona solare, gioiosa e capace di costruire rapporti solidi e affettuosi, al di là del ruolo istituzionale. Ha saputo affrontare con dignità grandi dolori personali. Rivolgo a lui e ai suoi cari un pensiero di grande affetto». Fabio Baldassarri, ex sindaco lo ha ricordato così: «Socialdemocratico di sicura fede antifascista, è stato il mio vicesindaco dal 1990 al 1995. Leale nell’alleanza, più di altri, lo ricorderò per la sua sincera amicizia». «La scomparsa di Franco Fedi mi rattrista molto – ha scritto Silvia Velo, ex deputata e figura storica della politica locale – . Franco era innamorato della sua città, Piombino, e della politica, da convinto socialista e antifascista. La sua famiglia è di fronte a un nuovo grave lutto. Mando a loro un abbraccio affettuoso».

«Un uomo del popolo – ha detto commosso Giuseppe Contrani, amico d’infanzia e compagno di partito –, che si incontrava per discutere, scherzare e confrontarsi con chiunque avesse qualcosa da dire». Per Giuliano Parodi (già sindaco di Suvereto e nella prima giunta Ferrari): «Franco – ha sottolineato – era il dialogo fatto persona. Anche su posizioni diverse, riusciva a trovare sempre un terreno comune. Piombino perde oggi un uomo che ha dedicato la sua vita a questa città». Lutto condiviso da Anna Tempestini e Fabio Cento, espresso in una nota dall’Unione Comunale Pd: «Con profondo dolore salutiamo Franco Fedi, figura di spicco nella storia politica di Piombino. Socialdemocratico di fede antifascista, ha servito la città con impegno come assessore, presidente del consiglio e vicesindaco. Lo ricordiamo per la sua lealtà, la brillantezza e l’umanità che hanno lasciato un segno indelebile in chi lo ha conosciuto. Alla moglie Emy, alla figlia Rosetta, al fratello Ernesto e a tutti i suoi cari esprimiamo la vicinanza e il più sincero cordoglio».

Nell’ultimo anno Franco aveva affrontato una perdita devastante: la morte improvvisa del figlio Ernesto nel gennaio 2024. Dolore che lo aveva segnato profondamente, ma che aveva affrontato con la dignità e la forza che lo hanno sempre contraddistinto. Il malore che lo ha colpito ieri mattina ha segnato la fine di una vita vissuta con intensità. La famiglia ha preferito che restasse a casa, circondato dall’affetto dei suoi cari. Cerimonia funebre martedì 21 gennaio  nella chiesa della parrocchia Immacolata (alle 9,30), dove  la comunità potrà riunirsi per dargli l’ultimo non solo come politico, ma come piombinese che amava profondamente la sua città.


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