Il Tirreno

Lavoro: l’intervista

Collegamenti con l’Elba, la Filt Cgil: «Valuteremo se sarà necessario un nuovo sciopero»

di Iacopo Simoncini

	Uno striscione dei lavoratori (foto Enzo Russo)
Uno striscione dei lavoratori (foto Enzo Russo)

Il sindacato non esclude nuove iniziative di protesta, anche se sono in corso contatti per arrivare a una soluzione

23 luglio 2024
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PIOMBINO. Dopo lo sciopero di domenica 21 luglio, indetto dalle segreterie provinciali di Livorno della Filt Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti, abbiamo intervistato Giuseppe Gucciardo (Filt Cgil) per avere un feedback sulla giornata e analizzare il futuro del servizio di cabotaggio marittimo.

Come giudica il sindacato l’astensione dal lavoro? L’adesione è stata buona?

«La giornata di domenica è andata molto bene, con un’adesione totale al netto di chi doveva garantire i servizi necessari. Tutti i marittimi che hanno potuto scioperare hanno scioperato».

Quali saranno i futuri passaggi sindacali?

«Questa per noi è la fase di “tessitura” dei rapporti tra Regione e armatore affinché vengano tutelati i lavoratori. Non abbiamo nessun pregiudizio nei confronti di Toremar poiché in questi anni i lavoratori sono stati garantiti sia da un punto di vista normativo che salariale. La Toremar ha 208 lavoratori con contratto a temo indeterminato più altri addetti stagionali e per noi è fondamentale tutelare queste maestranze».

Avete in programma dei nuovi scioperi?

«Questa settimana faremo tutte le valutazioni del caso e capiremo se i nostri dialoghi avranno portato a risultati concreti. Dobbiamo capire se arriveranno segnali di distensione dall’armatore e dalla Regione dopo la situazione che si era creata prima dello sciopero. Cercheremo di far abbassare i toni da ambedue le parti e valuteremo se sarà il caso di riprogrammare una nuova data per lo sciopero, o se si potrà aprire una strada di dialogo».

Siete riusciti ad avere un colloquio con Toremar sull’attuale situazione?

«Per ora non abbiamo avuto dei veri e propri colloqui con Toremar anche se non nego che in questi giorni abbiamo provato ad avvicinarci per dialogare. Per ora c’è sempre un po’ di naturale freddezza conseguente allo sciopero, ma contiamo entro fine della settimana di avere un contatto più serrato e di sostanza. Toremar non ci ha sbattuto la porta in faccia, siamo in una fase di avvicinamento che speriamo porti a dei colloqui più concreti».

Com’è il rapporto con la Regione?

«La notizia che la Regione, prima dello sciopero, aveva interrogato Art per implementare il bando unico è stata valutata positivamente da parte nostra. La direzione è quella che ci aspettavamo. Da domani contatteremo l’assessorato per capire i contenuti. È stato fatto un grande lavoro anche dalla politica, che ha dato una “spinta” allassessore».

Cosa vi aspettate dal futuro per questa situazione del servizio di cabotaggio marittimo?

«Noi auspichiamo che Art, interrogata dalla Regione, non dia pareri estremamente restrittivi ma lasci lavorare sul bando, magari supportando l’assessorato regionale per evitare che ci siano ricorsi e si allunghino i tempi di assegnazione del servizio. La clausola sociale è un elemento importante, ma noi sulla Toscana abbiamo la miglior condizione contrattuale dei marittimi di tutto il Mediterraneo e vogliamo mantenerla. I marittimi a tempo indeterminato che ha Toremar non li ha nessuna compagnia di navigazione in tutto il Mediteranno. Questo è un vanto della Toscana e va difeso non solo dai sindacati. Noi stiamo cercando di tutelare non solo i lavoratori ma l’intera Regione».

Sappiamo che c’è stato un incontro all’Elba. È vero? Puoi dirci di più?

«Sì. C’è stato un incontro, ma in questo momento preferiamo tenere riservati i contenuti. Dietro c’è un lavoro di relazioni, di costruzione di contatti al solo fine di trovare la soluzione che possa soddisfare tutti: lavoratori, albergatori, ristoratori, imprenditori e tutti i portatori di interessi legati a questo bando».

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