Il Tirreno

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Piombino, per la giunta il problema da risolvere è quello delle tre quote rosa

di Gabriele Buffoni
Piombino, per la giunta il problema da risolvere è quello delle tre quote rosa

Probabili le conferme di Cresci e Nigro, manca la terza donna

29 giugno 2024
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PIOMBINO. Sono giorni di fuoco per l’amministrazione Ferrari. Mentre ancora si attende la data del primo consiglio comunale, il sindaco è impegnato a risolvere il rebus della giunta. Un compito tutt’altro che semplice, soprattutto perché lo strapotere dimostrato alle urne dalla lista civica Ferrari Sindaco – che ha fagocitato i partiti politici canonici del centrodestra lasciando soltanto le briciole alle altre due liste civiche (Alleanza per Piombino e Lavoro e Ambiente) – impone da un lato il riconoscimento della volontà popolare, dall’altro il mantenimento di una serie di equilibri politici necessari per garantire solidità.

Non è un caso che fin dal giorno successivo al voto le voci riportino di vari incontri tra lo stesso Francesco Ferrari e i responsabili territoriali dei partiti. Almeno due, secondo le indiscrezioni che trapelano negli ambienti del centrodestra, ma è possibile che le interlocuzioni siano state anche più numerose. E di sicuro altri tavoli si terranno all’inizio della prossima settimana. Tutto per analizzare il risultato del voto (in particolare quello del primo turno, dove si sono espresse le preferenze) e capire come spartire i ruoli dei sette assessori a disposizione. Sul tavolo sarebbero quindi due le questioni principali: come garantire l’equilibrio con i partiti politici – usciti piuttosto malconci dalle urne per le amministrative – e come distribuire i tre seggi riservati alle quote rosa (pari al 40% del totale della giunta). Due nodi da sciogliere ma connessi tra loro.

Proprio per questo di certezze su quella che sarà la prossima giunta ancora non ce ne sono: dal palazzo comunale le bocche restano cucite. Ma di indiscrezioni, voci e ipotesi in città ne stanno spuntando a iosa. Lo scenario più probabile è che Ferrari punti a confermare in buona misura la squadra che l’ha accompagnato fino alla fine del suo primo mandato, premiata anche dai voti dei cittadini. Gli ex assessori Marco Vita, Simona Cresci (Lista Civica) e Vittorio Ceccarelli (Lega) sembrerebbero i nomi in prima fila insieme a quello di Sabrina Nigro (che entrerebbe come assessora “esterna” non essendo stata eletta con la lista Lavoro e Ambiente). Anche l’ex vicesindaco Luigi Coppola sarebbe pronto alla riconferma, ma è possibile che per lui si delinei un altro ruolo: ad esempio quello di presidente del consiglio comunale. In questo modo infatti si libererebbe un posto utile a Ferrari per indicare un terzo nome femminile in giunta, garantendo a Fratelli d’Italia e Forza Italia un assessorato a testa: scalpitano in quest’ottica l’ex commissario di polizia Paolo Di Paola (142 preferenze con Fratelli d’Italia) e Riccardo Petraroja, anche se la posizione di quest’ultimo è quella più in bilico dato che Forza Italia vorrebbe mantenere anche Luca Ardenghi alla presidenza di Parchi Val di Cornia (con Lega e FdI che dunque potrebbero reclamare qualcosa di più dal rieletto sindaco per “compensare”). Ma la questione è ancora aperta, soprattutto perché sul nome della terza donna in giunta i dubbi sono molti: i dati dalle urne indicherebbero la campionessa di preferenze Serena Raggi come la più papabile ma in realtà per lei – alla sua prima esperienza – potrebbe profilarsi come più consono un ruolo da capogruppo. Così potrebbero risultare altrettanto validi nomi come quello dell’ex consigliera Rosalia Di Falco (già presidentessa della commissione pari opportunità) o quello della rieletta Mariaelena Cosimi.


 

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