Il Tirreno

Il fenomeno

Boato sulla costa, l’ipotesi-bolide: i dati e la prima analisi su cosa ha spaventato mezza toscana

di Luca Centini

	I rilevatori acustici installati a Seccheto
I rilevatori acustici installati a Seccheto

Tremano i vetri, tantissime le segnalazioni: cosa è accaduto secondo gli esperti

21 giugno 2024
4 MINUTI DI LETTURA





PIOMBINO. ll titolare di un punto blu nella Costa Est di Piombino vede tremare il tetto della capannina di legno sopra la sua testa. Sulla spiaggia i turisti si guardano attoniti, spaventati da un rumore mai sentito prima. Gli studenti del professionale di Portoferraio, che si trovano all’interno del laboratorio della scuola, scappano nel piazzale esterno dell’istituto dopo aver sentito un boato fortissimo. C’è chi vede tremare i vetri delle finestre, chi ondulare vistosamente cancelli e cartelloni stradali. E poi quel boato, da dove proviene?

La paura

Sono le 16,29. All’isola d’Elba, a Piombino, come in altri luoghi della costa (da Marina di Grosseto fino a Livorno) si pensa in prima battuta a un terremoto. Lo stesso presidente Eugenio Giani, sui social, dà la notizia quasi in tempo reale e parla di una scossa di terremoto all’isola d’Elba, salvo poi correggere il tiro pochi minuti dopo. In breve tempo decine di segnalazioni, telefonate, post sui social: «Qualche minuto prima del boato – raccontano alcuni testimoni – il mio cane ha cominciato a lamentarsi e al momento del boato ha voluto essere preso in braccio». «Io a Venturina ho sentito come un tuono o qualcuno che spostava qualcosa di pesante al piano superiore», scrive un altro lettore.

La risposta

La risposta arriva nel tardo pomeriggio e non ha a che fare con un evento sismico, né – come si è pensato in seconda battuta – al passaggio di jet che avrebbero sfondato il muro del suono. Si vola ancora più alto, visto che il fenomeno avrebbe a che fare con il transito di un corpo extraterrestre. L’ipotesi più probabile, infatti, è che a generare il boato avvertito in particolare all’Elba e a Piombino sia stato un “bolide” (comunemente una meteora di elevata luminosità) entrato in atmosfera a sud dell’isola di Montecristo. Si tratta dell’ipotesi più probabile, elaborata dagli studiosi dell’Istituto geofisico toscano, dell’Università di Firenze (Dipartimento di Scienze della Terra) e dall’Ingv nazionale.

Il rapporto

I dati arrivano dai rilevatori acustici e dai sismografi installati dalla Fondazione Parsec e dall’Università di Firenze – Dipartimento di Scienze della Terra – al campo sportivo di Seccheto, all’isola d’Elba. Sono stati montati tempo fa per studiare il fenomeno degli strani boati avvertiti sull’isola, molto probabilmente legati alle attività di piccoli vulcani di fango sottomarini. Ma stavolta gli studiosi ci mettono poco tempo per realizzare che è accaduto qualcosa di diverso. «Di certo non è un terremoto, non è stato rilevato niente», dice subito Gian Mario Gentini, storico responsabile della protezione civile dell’Elba occidentale.

Gentini ha ragione, lo si capisce nel corso del pomeriggio, grazie ai dati raccolti da Andrea Fiaschi dell’istituto geofisico toscano. «La stazione ha registrato un segnale sismo acustico, in concomitanza di un boato avvertito dalla popolazione – si legge nel report diffuso dall’Istituto geofisico toscano – Il segnale registrato risulta avere un’ampiezza di dieci volte maggiore rispetto agli eventi registrati in precedenza, saturando i sensori infrasonici e producendo un segnale sismico registrato sia all’Elba che sulle stazioni della rete nazionale dell’Ingv fino alla Valle d’Aosta. La direzione di provenienza è tendenzialmente verso sud, identificando così una sorgente acustica in movimento con una traiettoria che va da 70° (est) a 280°(ovest) rispetto alla stazione sismo-acustica a una velocità stabile sui 400 metri al secondo per tutta la durata del segnale».

Saranno le ricerche e gli approfondimenti degli esperti a stabilire con certezza l’origine del boato che ha generato apprensione all’Elba come a Piombino. Al momento l’ipotesi più probabile, viste le caratteristiche del segnale acustico rilevato, è quella del transito di un “bolide” a sud di Montecristo. «L’analisi – spiegano gli studiosi – evidenzia come il segnale registrato sia stato originato in atmosfera da una sorgente estremamente energetica a sud di Montecristo. Tra le varie interpretazioni possibili, oggetto di studio e verifica nei prossimi giorni, quella di un bolide entrato in atmosfera sembra quella più plausibile e coerente con i dati registrati». «Dall’energia liberata – aggiunge Marco Morelli, uno dei responsabili dell’Istituto geofisico toscano e direttore della Fondazione Parsec – dall’altezza e dalla traiettoria si può ipotizzare che si sia trattato di un bolide». Bolide che non è stato visto «per la foschia dello scirocco, anche se con la luce del sole è molto difficile vedere questi corpi asteroidali». Un evento inatteso, dunque, che per fortuna non ha creato conseguenze. 

Primo piano
Lo studio

Turismo in Toscana, giù le prenotazioni negli agriturismi: male la Maremma, soffre la costa livornese. Le zone che si salvano