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«Sarà una sfida fantastica tra due squadre fortissime»

di Lorenzo Mei
Matteo Chiarini della Pielle marcato da Marco Arrigoni (Fabo Herons)
Matteo Chiarini della Pielle marcato da Marco Arrigoni (Fabo Herons)

Lanza, ex di Pistoia e della Pielle, sulla gara tra Fabo e Unicusano. «Livorno in pole per andare in A2, ma i playoff regalano sorprese»

12 aprile 2024
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MONTECATINI. Lo chiamavano Samurai, a Pistoia gli chiedevano di volare cantando sulle note, non proprio indimenticabili ma efficaci, di una canzone portata al successo da Lorella Cuccarini, e a Livorno è stato protagonista degli anni ruggenti della Pielle, in cui arrivò nel 1985, subito dopo la promozione in A1, restando per tre stagioni, fino al 1988.

Veniva dal vivaio della Virtus Bologna, dove si era affacciato in prima squadra, ma se quelli di Pistoia, dove ha giocato in due riprese tra il 1988 e il 1993 sono stati gli anni della maturazione, l’esplosione era avvenuta a Livorno.

Lui, nato a Verona nel 1964 ma carrarino, con due fratelli giocatori di pallacanestro grintosi, ha avuto una carriera piuttosto breve, chiusa proprio a Livorno nel 1994, nella squadra Frankenstein della fusione, e ha giocato solo in cinque squadre, le quattro citate più Reggio Calabria.

Eppure di lui si ricordano tanti, non solo al di là del Serravalle, ma anche a Montecatini, soprattutto per i mitici duelli a suon di risse ed espulsioni con Mario Boni negli anni del derby.

A distanza di tanti anni, Lanza ride ripensando a quegli episodi: «Sono state stagioni indimenticabili – dice – e le emozioni che si vivevano allora quando Montecatini e Pistoia si confrontavano nel derby erano davvero fortissime.

Ma ci tengo a dire che ogni volta che incontro Mario ma anche Andrea Niccolai ci abbracciamo e facciamo delle belle chiacchierate, è una festa. Con Mario forse eravamo “nemici” in campo, ma eravamo e siamo ancora amici nella vita».

Segue ancora la squadra che la portò alla ribalta, la Pielle?

«Certo, la Pielle e Pistoia sono le due squadre che ho sempre seguito e che continuo a seguire, lì ho avuto un ruolo significativo, i tifosi mi hanno voluto bene e io ho sempre ricambiato. Non vivo a Livorno, ma ci vado spesso per lavoro, quindi è una città che frequento tutt’ora».

Entrambe le stanno dando soddisfazioni come tifoso. Cominciamo dalla Pallacanestro Livorno. «Un’ottima squadra, con giocatori forti, ma soprattutto con un pubblico incredibile, che fa ricordare il vecchio tifo che ho conosciuto ai tempi della serie A1 e che in effetti ha pochi rivali non solo in serie B ma anche nella massima categoria».

Parliamo di Estra Pistoia: con un po’ di mal di stomaco per i tifosi di Montecatini, sta facendo un campionato incredibile dal suo ritorno in serie A.

«Assolutamente oltre ogni aspettativa, una stagione indimenticabile.

Seguo sempre con affetto la squadra pistoiese, ma onestamente un campionato come questo non me lo aspettavo nemmeno io che faccio il tifo per loro.

Spero che venga anche il momento di Montecatini, perché so per esperienza che i successi dell’una possono stimolare l’altra e che il derby farebbe bene a entrambe».

A Livorno arrivano gli Herons in una partita che potrebbe regalare alla Pielle la certezza del primo posto e lanciarla nei playoff da favorita.

«Sarà una partita fantastica tra due squadre molto forti, anche nello scenario del palazzo nuovo, perché sono sicuro che verranno venduti tantissimi biglietti e che sarà una bolgia.

Con i dovuti scongiuri la Pielle lotterà fino in fondo per la serie A2, ma il campionato è ancora tutto da conquistare, perché ci sono i playoff e non si sa mai cosa può succedere. I presupposti sono buoni, questo sì».

In questi anni si è rinnovato anche il derby con la Libertas Livorno: li ha seguiti, in attesa di quello in programma all’ultima giornata?

«Purtroppo ho seguito quello perso, ma una partita non significa nulla. Anche al ritorno ci sarà uno scenario pazzesco, e speriamo che vada a finire diversamente».


 

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