Tariffe della sosta aumentate a Montecatini, è polemica. Il sindaco: «Erano ferme da 19 anni»
Associazioni di categoria scatenate soprattutto per i rincari sui bus turistici
Montecatini «Alt, quanti siete? Un fiorino! ». È con questa citazione cinematografica che le associazioni albergatori definiscono «inaccettabili gli aggiornamenti tariffari del piano della sosta deliberati dalla giunta e che riguardano non solo i ticket per i bus turistici, ma anche i turisti individuali». E nel paventare il «rischio fallimento di una intera città», contestano l’assenza di concertazione paragonando il provvedimento ai dazi di Trump, ovvero «privo di una strategia di sviluppo». «Pur comprendendo la necessità di generare entrate comunali – dice il presidente di Federalberghi Apam Carlo Bartolini – non possiamo accettare che tali misure siano state adottate come una gabella nei confronti di tutti coloro che scelgono Montecatini ma “non votano”, trasformando il turismo in una mera fonte di introiti piuttosto che in un valore strategico per la crescita del territorio».
Per fare alcuni esempi oggetto delle critiche l’abbonamento giornaliero per i clienti degli hotel passa da 3 a 6 euro; le tariffe dei bus per l’accesso Ztl carico e scarico senza sosta passano da 14 a 60 euro; le tariffe dei bus per l’accesso agli hotel con parcheggio privato passano da 9 a 60 euro al giorno; la tariffa dei bus per l’accesso e il parcheggio in città passa da 36 a 60 euro al giorno, in caso di sosta dei bus per 4 giorni da 108 a 240 euro, per 5 giorni da 108 a 300 euro. «È per noi inaccettabile – prosegue Bartolini – che l’associazione non sia stata coinvolta in alcuna fase di riflessione: non ci è stata fornita alcuna informativa preventiva, né è stato richiesto il nostro contributo progettuale. Un approccio verticistico, in cui il turismo non viene visto come una risorsa da sviluppare con una visione condivisa, ma come uno strumento per “far cassa”. E valutiamo ancora più gravemente il fatto che non si abbia la minima conoscenza su come tali entrate saranno impiegate. Sinceramente non ci sorprende ormai più che il sindaco e la sua giunta abbiano proceduto in questo modo: un esercizio di decisionismo senza confronto con le forze intermedie, né con le rappresentanze sindacali».
«Con questa decisione – fa eco il presidente di Assohotel Confesercenti Giovanni Biondi – vogliono forse far chiudere Montecatini? Ricordo che sono già falliti più di 30 alberghi a causa della vicenda che vede protagoniste le Terme, ma ora le cose non potranno che peggiorare. E noi che pensavamo che il Comune fosse un nostro alleato…». Assohotel ricorda che con la tassa di soggiorno gli albergatori versano nelle casse comunali circa 4 milioni di euro ogni anno e che questa è stata oltretutto recentemente aumentata. «E invece di aiutarci – dice ancora Biondi – ci danno addosso? Così si distrugge la città. Ci hanno presi per polli da spennare? A Viareggio non si paga alcun ticket e i bus porteranno di conseguenza i turisti nei loro alberghi». Poi anche il presidente di Assohotel punta il dito contro la mancanza di concertazione: «In campagna elettorale ci avevano promesso che avrebbero preso le decisioni importanti coinvolgendo le associazioni di categoria. Ma ci ritroviamo invece con decisioni calate dall’alto su temi per noi fondamentali quali tassa di soggiorno, ztl e bus turistici. Nessuno ci ha chiesto nemmeno come la pensavamo. Così si rischia di far morire il turismo a Montecatini e di far fallire una intera città».
«Una decisione – si legge poi in nota del gruppo turismo di Confindustria Toscana Nord – che conferma una distanza preoccupante tra l’amministrazione comunale e il comparto turistico, settore che fino a qui invece ha avuto rapporti dialettici con tutte le amministrazioni. A fronte di interventi essenziali per rendere Montecatini una città accogliente per i bus turistici, che si chiede insistentemente (un hub di arrivo strutturato, aree illuminate e sicure, percorsi chiari e segnalati, navette di collegamento tra zona parcheggio e hotel per gli autisti, servizi igienici) troviamo invece aumenti non giustificati certo dal miglioramento del servizio: nessuna delle istanze avanzate è stata accolta e quindi di fatto significa penalizzare il settore che rappresenta la principale fonte di ricchezza per Montecatini».
E anche da quest’ultimo punto parte la replica dell’amministrazione, con il sindaco che come fatto dalle associazioni parte da un numero, non dall’uno (nel senso di Fiorino), ma da 19, nel senso di anni, da tanti infatti le tariffe non vengono ritoccate: «Il problema – replica il sindaco Claudio Del Rosso – è che andiamo a mettere una toppa a quello che non è stato fatto dalle precedenti amministrazioni. Sfido chiunque a trovare qualcosa che ha lo stesso costo di 19 anni fa». Un’inazione forse frutto della volontà di non scontentare nessuno, con il risultato – secondo l’attuale amministrazione – di aver sottratto anche risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per la città, e per lo stesso sistema di accoglienza (e sosta). «Non è colpa mia se in questi 19 anni non è mai stata alzata la tariffa – riprende Del Rosso – ma stiamo facendo la cosa giusta per la città. Perché è vero, i bus turistici portano ricchezza, ma anche disagi. Certo, non siamo Firenze, ma siamo anche molto lontani dai 400 euro al giorno che i bus turistici pagano in quel caso, e questo adeguamento ci permetterà d intervenire per dare un servizio migliore, con aree di sosta riservate e con un servizio di vigilanza più capillare e continuo».
Sulla stessa lunghezza d’onda l’assessore alle partecipate Enrico Giannini: «In tutti questi anni il piano non è mai stato adeguato, anzi. C’è stata una gestione diciamo “poco attiva”. Si è valutata una perdita di valore del 40% in questi anni. I parcheggi sono una risorsa pubblica e i cittadini hanno diritto a far sì che siano ben gestiti. E a proposito di bus turisti in questo modo potremo creare aree di sosta riservate e all’altezza e ben sorvegliate. E comunque come amministrazione siamo sempre pronti al dialogo e al confronto».l
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