Trovato morto sul ciglio della strada a Monsummano: le ultime ore di Marco prima del colpo mortale
Lavorava come rappresentante pubblicitario: ha salutato la compagna e non ha più fatto rientro a casa
MONSUMMANO. Secondo i carabinieri non si è trattato di un gesto volontario, come era emerso in un primo momento, ma di un colpo accidentale partito dal suo fucile da caccia calibro 12, a canna unica, che lo ha trafitto all’altezza dello stomaco, uccidendolo quasi all’istante.
La tragedia
È così che sarebbe morto Marco Lucchesi, 67 anni, cacciatore esperto, di lavoro rappresentante di affissioni pubblicitarie. L’uomo nella giornata di mercoledì 30 ottobre si trovava a caccia di anatre nei dintorni del Porto dell’Uggia, nel Padule di Fucecchio, dove ha la proprietà di un casotto da caccia, una zona raggiungibile con una strada che diventa sterrata dalla vecchia via del Fossetto, all’altezza della zona di Uggia-Pazzera, nel territorio comunale di Monsummano.
La ricostruzione
Lucchesi sarebbe andato a caccia la mattina presto, lasciando l’abitazione dove viveva insieme alla compagna, di fianco al ristorante Da Remo lungo la Francesca Sud all’Uggia, dopo Cintolese. Poi non è più rientrato a casa: a lanciare l’allarme della sua scomparsa i familiari, compreso il fratello, anche lui cacciatore. Sono dunque partite le ricerche, con i carabinieri della stazione di Monsummano e i vigili del fuoco che hanno trovato il corpo dell’uomo intorno alle 21. Ma secondo i primi rilievi la morte sarebbe avvenuta diverse ore prima, probabilmente verso le 18.
Il ritrovamento
Il cadavere del sessantasettenne si trovava riverso in una pozza di sangue sul ciglio del viottolo sterrato che entra dentro il Padule, non lontano dalla sua auto e dal casotto di avvistamento dove era solito appostarsi per la caccia. Chi indaga sembrerebbe escludere il gesto volontario sia per la posizione nella quale è stato trovato il cadavere sia per la parte del corpo trafitta dalla pallottola. È per questi motivi che nel corso delle ore successive al ritrovamento si è fatta strada l’ipotesi di un tragico incidente, senza il coinvolgimento di altre persone. Lucchesi potrebbe insomma essere scivolato mentre riponeva l’arma in auto, essere stato colto da un malore oppure, per un tragico destino, potrebbe essersi dimenticato di avere ancora l’ultimo colpo in canna del fucile. Sarà l’autopsia a chiarire quanto avvenuto. La notizia della morte dell’uomo, che lascia una figlia, la moglie e la compagna, si è diffusa rapidamente nel mondo dei cacciatori, dove in tanti lo conoscevano, e nelle frazioni cittadine dove l’uomo frequentava bar e circoli.
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