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Montecatini, presentati i ricorsi sulle elezioni: la data dell’udienza al Tar

di Lorenzo Carducci

	Claudio Del Rosso dopo la vittoria al ballottaggio
Claudio Del Rosso dopo la vittoria al ballottaggio

Richiesto il riconteggio delle schede del primo turno e del ballottaggio: gli scenari

27 luglio 2024
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MONTECATINI. Per un pugno di voti. Tra scarti risicatissimi, ricorsi e possibili risvolti il caso delle elezioni comunali a Montecatini potrebbe essere il remake del celebre western “Per un pugno di dollari”, film cult di Sergio Leone con Clint Eastwood e Gian Maria Volonté.

Il ricorso

Nei giorni scorsi Edoardo Fanucci e Luca Baroncini hanno depositato il ricorso al Tar della Toscana contro il decreto di proclamazione degli eletti, entro dunque 30 giorni come richiesto dalla legge. Il primo per chiedere il riconteggio dei voti espressi l’8 e 9 giugno al primo turno, che ha visto il candidato civico tagliato fuori dal ballottaggio per appena 10 voti di scarto rispetto a Claudio Del Rosso (2.494 a 2.484). Baroncini invece per sperare di sovvertire l’esito del ballottaggio del 23 e 24 giugno, nel quale il sindaco uscente di centrodestra è stato preceduto dall’attuale primo cittadino Del Rosso per 8 voti, 3.499 a 3.491. Il tribunale amministrativo regionale, tramite il proprio presidente, ha fissato per entrambi l’udienza al 9 ottobre a Firenze, di fronte alla sezione due delegata ai ricorsi elettorali.

Le notifiche

E ad ora sono in corso le notifiche nei confronti dei controinteressati, leggasi la neo fascia tricolore, il suo entourage e i suoi consiglieri. Per occuparsi del contenzioso Fanucci ha dato mandato all’avvocato Franco Bruno Campagni, del foro di Prato, mentre Baroncini si è rivolto all’avvocato e professore Antonio Guzzetta, coadiuvato da Alberto Zito e Lorenzo Diotallevi, soci dello studio Legal Protection di Roma. Nei ricorsi sono contenuti i motivi alla base del riconteggio richiesto: schede nulle contestate, valutazioni ritenute non omogenee tra le varie sezioni e tutti gli elementi che possano portare a una revisione dei risultati. Entrambi hanno sempre ribadito la propria fiducia negli addetti agli scrutini, spiegando di volersi tutelare nelle sedi opportune non per imbrogli o complotti, ma per verificare di non aver perso a causa di errori o difformità che in una tornata amministrativa così intensa (e doppia) possono capitare.

L’udienza

L’udienza del 9 ottobre sarà già uno spartiacque: dopo la discussione dei legali, il Tar potrebbe decidere di ritenere i ricorsi inammissibili, rigettarli o emettere una sentenza di parziale accoglimento, affidando il riconteggio (da effettuare probabilmente entro una scadenza) alla commissione elettorale della prefettura di Pistoia. Le ipotesi aperte sono molte e a discrezione dei giudici, ma a rigor di logica il primo ricorso ad essere affrontato dovrebbe essere quello di Fanucci, in quanto riferito al primo turno e quindi antecedente e pregiudiziale al ballottaggio. Qualora la richiesta di revisione venga approvata, la commissione dovrà riaprire le schede (da capire se tutte oppure solo quelle di alcune sezioni individuate) e ricontare i voti.

Gli scenari

Se all’esito della nuova operazione, Del Rosso si ritrovasse rimontato da Fanucci, i montecatinesi dovrebbero tornare alle urne per un ballottaggio ex novo tra quest’ultimo e Baroncini, il cui ricorso risulterebbe dunque superato dagli eventi. Che vinca l’uno o l’altro, Del Rosso cesserebbe di essere sindaco di Montecatini e giocoforza il consiglio comunale subirebbe una rivoluzione. Nel caso invece in cui Fanucci perdesse il ricorso – che sia respinto o che lo scrutinio confermi il vantaggio di Del Rosso – sempre seguendo la logica, non ci sarebbe alcuna votazione da ripetere ma solo eventualmente il riconteggio dei voti espressi al secondo turno tra Baroncini e Del Rosso. E lì la partita si rigiocherebbe su quegli 8 voti di differenza che un mese fa hanno consentito all’avvocato 54enne, candidato civico sostenuto dal centrosinistra, di salire al trono di viale Verdi. L’appuntamento di ottobre suggerisce tempi abbastanza brevi, ma resta comunque difficile che la vicenda si concluda prima del 2025. E poi, in ogni caso, dopo il Tar la vicenda potrebbe finire davanti al Consiglio di Stato. Nel frattempo, per la nuova giunta, c’è una città da governare. Tanti dubbi e poche certezze, se non che i tre “concorrenti” si augurano di uscire dal film vincitori, proprio come Joe, alias Clint Eastwood, nel film di Leone.

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