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A Bellavista la scuola dei vigili del fuoco

di Luigi Spinosi
A Bellavista la scuola  dei vigili del fuoco

Sarà ospitata nel complesso della fattoria a lato della villa Intanto quasi completato il recupero della cappella  

22 luglio 2024
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BUGGIANO. È un tesoro non solo per la Valdinievole, e non solo per il nostro Paese. È un tesoro del mondo, come può esserlo una testimonianza del passato che, in sé, racchiude non solo una bellezza sfolgorante, non solo un incommensurabile valore architettonico e artistico, ma anche tante storie e, soprattutto, tante storie. Stiamo parlando di Villa Feroni o, come tutti la conoscono, Villa di Bellavista. Un monumento architettonico che riesce a dominare nel panorama della Valdinievole Occidentale, pur trovandosi su una collinetta appena poco più alta della pianura circostante.

Un tesoro da curare, proteggere e valorizzare e, finalmente, dopo tante promesse e annunci qualcosa sembra muoversi concretamente in questa direzione. Anzi qualcosa si è già mosso, con il recupero della Cappella a lato della Villa, sulla destra della stessa varcando il cancello. «Qui i lavori di restauro, in parte finanziati dalla Fondazione Caripit, sono sostanzialmente finiti, mancano ormai solo pochi passaggi», spiega Daniele Bettarini, sindaco di Buggiano, sul cui territorio si trova il complesso.

Ma le buone notizie non finiscono qui, con altre novità che avvicinano alla realizzazione del sogno di Gian Piero Cappellini, già caposquadra dei vigili del fuoco, e che a questo monumento ha letteralmente dedicato la sua vita, da quando, nel 1968, l’edificio (che fino a quel momento aveva ospitato il collegio per gli orfani dei vigili del fuoco) fu dismesso dalla sua funzione. Si sarebbe potuta usare la parola “abbandonato”, ma se non li fa è proprio per merito di Cappellini che qui, con grande impegno, è riuscito a creare un museo dedicato ai vigili del fuoco e, finché è stato possibile utilizzare la struttura, ha promosso e collaborato a tutte quelle iniziative accolte nella villa o nel suo immenso parco. Incontri, celebrazioni. Tutto quello che poteva contribuire a mantenere vissuta, e quindi viva, la Villa. Attività che potrebbero tra non molto impegnare ancora Cappellini, il quale, a dispetto dell’anagrafe, ha ancora l’entusiasmo di un ragazzo quando si parla della Villa.

Ma prima di passare al nucleo centrale del complesso, la Villa appunto, a riportare vitalità alla zona è il progetto che riguarda l’ala più moderna, quella a sinistra, oggetto non molti anni fa anche di un grosso intervento, ossia la Fattoria Medicea. È quella che in passato ha ospitato anche una scuola superiore, e che adesso si presta a rivivere una funzione didattica, che sembra disegnata apposta per questo complesso.

«Nelle scorse settimane – prosegue il primo cittadino di Buggiano – ho accompagnato nella visita di Bellavista il prefetto Renato Franceschelli, capo dipartimento nazionale dei vigili del fuoco Prefetto Renato Franceschelli. Quello che è venuto fuori è la volontà di utilizzare la Fattoria Medicea per accogliervi una specializzazione della Scuola superiore dei vigili del fuoco, dal momento che la sede di Roma non è più sufficiente e servono nuove strutture». E la nuova struttura sarà appunto la Fattoria della Villa che anche fisicamente è sostranzialmente pronta ad accogliere la scuola di formazione dei vigili del fuoco».

Ma adesso arriviamo a quella che rappresenta “l’anima” del complesso. La Villa appunto. Da un punto di vista statico quel complesso non dimostra affatto gli oltre tre secoli di vita che ha, ma qualche problemino superficiale, qualche “ruga” che contribuisce a impedire anche l’uso del parco, c’è, come il rischio della caduta di qualche intonaco o parte di infisso. «Parlando con gli architetti progettisti del recupero di Bellavista – conclude Bettarini – ho saputo che la gara di appalto per la messa in sicurezza sismica e il restauro delle facciate, finestre e affreschi sarà probabilmente bandita in autunno, successivamente inizieranno i lavori della durata di circa 18 mesi». E una volta finiti quei lavori si potrà tornare a far vivere almeno il parco.

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