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Variante del Fossetto a Pieve a Nievole, partito l’iter di esproprio: in arrivo gli avvisi

di Luigi Spinosi
Variante del Fossetto a Pieve a Nievole, partito l’iter di esproprio: in arrivo gli avvisi

È il quarto lotto, quello di collegamento con la Camporcioni. Abbandonata l’idea di utilizzare il vialone del Melani, sarà una strada realizzata completamente ex novo

15 luglio 2024
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PIEVE A NIEVOLE. Le ruspe non arriveranno domani, e nemmeno tra qualche mese, ma è certo che arriveranno. Del resto per quell’opera c’è già un progetto definitivo e, soprattutto, ci sono i soldi: 12 milioni di euro provenienti dal fondo per lo sviluppo e la coesione. E adesso c’è anche qualcosa in più sul percorso che dovrà portare alla realizzazione del quarto (e soprattutto) ultimo lotto della variante del Fossetto. Si tratta di un semplice foglio di carta, una raccomandata che sta arrivando ai proprietari dei terreni su cui dovrà sorgere la nuova strada. È l’avviso dell’avvio della procedura di esproprio per pubblica utilità.

«Sì – conferma la sindaca di Pieve a Nievole Gilda Diolaiuti – anche noi come Comune abbiamo ricevuto uno di questi avvisi, dal momento che l’area interessata dai lavori comprenderà un terreno, un piccolissimo spazio che è appunto di proprietà del Comune. E anche alcuni cittadini, che sono proprietari di appezzamenti nella zona, stanno ricevendo lo stesso avviso. Questo vuol dire che l’iter sta procedendo, ed è un bel segnale. Certo, prima del via ai lavori e prima di vedere la nuova variante finita ci sarà ancora da aspettare. Difficile dire quanto, probabilmente si parla di anni, ma quell’opera sì farà, anche perché ci saranno dei tempi da rispettare legati al finanziamento da 12 milioni ».

Insomma, siamo ancora alla fase delle carte, che spesso richiede più tempo della fase delle ruspe, ma il percorso è stato intrapreso. E, certo, è facile prevedere che non tutti i soggetti espropriati coinvolti accoglieranno favorevolmente l’arrivo di quella raccomandata dalla Regione, ed eventuali opposizioni non sono da escludere, anzi. Del resto è successo quasi sempre ogni volta che si è andati a realizzare un’opera pubblica, specialmente quando quell’opera – come in questo caso – interessa una larga o, meglio, una lunga fetta di territorio.

L’opera, infatti, andrà a collegare due viabilità importanti come l’attuale tratto della variante del Fossetto e la Camporcioni. Per questo il nome tecnico scelto per indicare l’opera, ossia quello di quarto lotto della variante del Fossetto, forse non è quello più esatto. Di certo non gli rende giustizia, visto che probabilmente sarebbe più giusto chiamarlo “completamento della circonvallazione sud della Valdinievole”. In fondo, battute a parte, è proprio questo ciò che comporterà la realizzazione di questo tratto di strada: ossia una strada diretta che da Castelmartini, quindi alle pendici del Montalbano, arriva fino a Chiesina Uzzanese, dalla parte opposta della Valdinievole.

Sulla carta (il futuro ci dira se sarà così anche nella realtà) si tratta di un’opera destinata ad avere un grande impatto sulla viabilità dell’intera valle, attraversando tutti i Comuni da Larciano a Chiesina, tra loro avvicinando anche realtà prossime ai due estremi della “megacirconvallazione” come la Lucchesia da un lato e l’Empolese dall’altra, e che attraverso altre importanti direttrici di traffico (come la via Romana nel caso di Pescia, per citare un esempio) permetterà di raggiungere più velocemente le varie località della Valdinievole, soprattutto al traffico pesante. Fra l’altro attraversando anche importanti realtà del territorio, come le aree industriali di Chiesina, Pieve e Monsummano, o il polo commerciale di Biscolla, e rendendo anche più agili i collegamenti con l’autostrada A11, attraverso i caselli di Montecatini (facilmente raggiungibile attraverso la Camporcioni) e ovviamente di Chiesina. Il tutto senza passare dalla più rallentata (e quindi anche più inquinante) viabilità interna.

La nuova strada infine permetterà di liberare il cosiddetto vialone del Melani. Il progetto scelto, infatti, prevede la realizzazione della variante su un tracciato ex novo, e non sul vialone (che pure era tra le opzioni). Quella via, oggi più croce che delizia degli automobilisti, sarà trasformata in un percorso ciclopedonale, fatti salvi gli accessi ai pochi immobili presenti, anche in una prospettiva di valorizzazione delle bellezze naturalistiche dall’angolo di Padule di Fucecchio che si affaccia su questo scorcio di Valdinievole.

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