Il Tirreno

Il caso

Nave incagliata, c’è la (nuova) data per la rimozione ma il via libera effettivo potrebbe slittare ancora – I motivi

di Ivan Zambelli

	La nave incagliata al pontile di Marina di Massa (foto Cuffaro)
La nave incagliata al pontile di Marina di Massa (foto Cuffaro)

Marina di Massa, appuntamento domani mattina (5 novembre) per un sopralluogo sul pontile: ci saranno prefetto, sindaco e Capitaneria. La Guang Rong si è arenata lo scorso 28 gennaio

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MASSA. Il 5 novembre, domani. È questa la nuova data fissata per l’inizio delle operazioni di rimozione della Guang Rong, il cargo battente bandiera cipriota arenato dallo scorso 28 gennaio contro il pontile di Marina di Massa. Lo ha comunicato in tarda serata la Prefettura di Massa Carrara a seguito dell'incontro tenutosi ieri mattina a Palazzo ducale, annunciando che «nella mattinata di mercoledì 5 novembre 2025 inizieranno le operazioni finalizzate alla rimozione della motonave Guang Rong dal pontile di Marina di Massa». In quell'occasione il prefetto Guido Aprea, in veste di coordinatore della Cabina di regia provinciale, effettuerà un sopralluogo con gli enti interessati, come il Comune di Massa, la Capitaneria di Porto, i vertici delle forze di polizia.

Mesi di rinvii e incertezza

L’annuncio arriva dopo settimane di attesa e una lunga serie di rinvii: la nave inizialmente sarebbe dovuta partire alla fine dell’estate, poi a fine settembre, quindi il 13 ottobre. Eppure, se si passa da Marina, la nave è ancora lì. Ora con la data del 5 novembre sembra aprirsi uno nuovo spiraglio, dopo mesi di incertezza. Ma nonostante il cauto ottimismo circa il fatto che questa possa essere la data definitiva, la vicenda resta complessa, sia dal punto di vista tecnico che economico.

Chi dovrà pagare la rimozione

Perché il vero nodo riguarda infatti chi dovrà sostenere i costi della rimozione, stimati nell’ordine di diversi milioni di euro e che potrebbero essere all'origine di questi posticipi. E a chiarirlo sarà la perizia tecnica disposta dal tribunale, tuttora in fase di redazione, chiamata a stabilire le eventuali responsabilità del naufragio del 28 gennaio. In altre parole, se l’accertamento tecnico individuerà una responsabilità del comando nave, allora a dover coprire le spese sarà l’armatore e, di conseguenza, la compagnia assicurativa.

Il nodo della perizia

A spiegarlo è l’avvocato del Comune di Massa, Massimo Santella, esperto di diritto navale, che invita a non dare per scontato che la vicenda possa risolversi in tempi brevi. Finora, spiega Santella, «la compagnia assicurativa della Guang Rong si è già fatta carico delle prime spese per gli interventi più urgenti, come la rimozione del carburante e delle acque di sentina». Ma, aggiunge, «da questa fase a quella successiva entrano in gioco le convenzioni internazionali: a pagare il trasporto della nave sarà chi ha una responsabilità accertata sull’evento. Finché non viene stabilita, le compagnie tengono a non erogare nulla». L’avvocato richiama in particolare la convenzione di Londra del 1976, ratificata da Cipro (non dall’Italia), il cui articolo 4 stabilisce che, se viene provata la condotta colposa del comando nave, non esiste limite al risarcimento. «Solo a quel punto - prosegue Santella - la compagnia sarà chiamata a coprire i costi. Ma si tratta di un sistema assicurativo complesso, basato su quote di rischio ripartite tra diversi soggetti. Serve quindi una perizia chiara per giustificare l’intervento economico». Secondo quanto riferito dall’avvocato, la perizia dovrebbe essere depositata entro fine gennaio, salvo proroghe o anticipi. Solo dopo quella consegna sarà possibile completare la definizione delle responsabilità e quindi individuare chi pagherà effettivamente per questo trasporto. Ma anche su questo, c’è un cauto ottimismo circa il fatto che nel mentre possano già iniziare le operazioni di rimozione della nave, da parte della ditta Fratelli Neri.

La durata delle operazioni

Le operazioni, meteo e condizioni del mare permettendo, dovrebbero comunque durare circa venti giorni. Il piano approvato lo scorso 18 settembre prevede che la rimozione avvenga interamente via mare: sarà necessario un “puntone” per alleggerire il carico residuo, che verrà trasportato e stoccato temporaneamente al porto di Marina di Carrara. Una volta alleggerita e riportata in linea di galleggiamento, la nave sarà rimorchiata verso una destinazione idonea. Insomma, un iter complesso in cui si intrecciano aspetti tecnici, assicurativi e giuridici, e dove la comunicazione tra i vari livelli istituzionali non è sempre stata lineare. Ora c’è una nuova data. Resta da vedere se, dopo tanti annunci e rinvii, questa sarà davvero la volta buona affinché la Guang Rong lasci finalmente la costa di Marina di Massa.

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