Aumenti in busta paga e settimana corta: le novità per i dipendenti comunali
Dopo dodici mesi di confronto è stato siglato il nuovo contratto collettivo nazionale per i lavoratori degli enti pubblici: cosa prevede
Dopo oltre dodici mesi di confronto, è stato finalmente siglato il contratto collettivo nazionale per i lavoratori degli enti locali, un comparto che comprende Comuni, Province, Regioni e altre amministrazioni, per un totale di circa 430mila dipendenti.
L’aumento di stipendio
L’accordo prevede un incremento medio delle retribuzioni di circa 140 euro lordi al mese, oltre al riconoscimento degli arretrati, che potranno raggiungere fino a 2.357 euro.
La settimana corta
Il rinnovo introduce anche alcune novità normative: tra queste, la possibilità di avviare in via sperimentale e su base volontaria la settimana lavorativa di quattro giorni, mantenendo comunque il tetto delle 36 ore complessive, e nuove disposizioni riguardanti i buoni pasto.
A sbloccare l’impasse è stata la Uil, che ha deciso di sottoscrivere l’intesa. Diversa la posizione della Cgil, che ha scelto di non firmare, ritenendo insufficienti gli aumenti per compensare la perdita di potere d’acquisto accumulata negli ultimi anni.
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