Il Tirreno

L’episodio

Vetri rotti sulla strada durante la storica corsa ciclistica: «Forature e cadute, si è rischiato tantissimo»

di Aldo Antola
Un volontario e i vetri rotti
Un volontario e i vetri rotti

Massa, il caso è stato segnalato alle forze dell’ordine: avrebbe potuto causare gravi problemi per l’incolumità dei giovani atleti

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MASSA. La splendida giornata sportiva del 49esimo Gp Liberazione del 25 aprile è stata macchiata da un fatto che ha amareggiato moltissimo i dirigenti del Gruppo Sportivo Turano. E che avrebbe potuto causare gravi problemi per l'incolumità dei giovani atleti di 16-17 anni, rovinando una bella giornata di festa, anche se alla fine è costata solo qualche foratura e una serie di cadute pericolose. È il presidente Simone Cantarelli a spiegarci cosa è successo, dopo aver esternato la grande soddisfazione per il successo della manifestazione.

Cosa è successo

«Purtroppo alla fine, a seguito di alcune segnalazioni di forature strane da parte degli atleti – commenta Cantarelli – ci siamo recati sul posto e abbiamo visto che nel punto segnalato, appena finita la salita dell'Evam, dove si imbocca la discesa a Pariana, a terra c'erano frammenti di vetri di bottiglie rotte. Alcuni sportivi presenti ci hanno segnalato la cosa ed avevano provveduto a ripulire al meglio la strada spostando i vetri sul bordo, ma qualche pezzetto era ancora sulla carreggiata. Di questo ci è dispiaciuto tantissimo – continua Cantarelli – perché ci mettiamo tutto l'impegno possibile e non si può rischiare per qualche atto increscioso».

Il presidente dichiara che nel merito ha avvertito le forze dell'ordine che adesso stanno svolgendo le indagini opportune. «Il tutto in un punto preciso – spiega il presidente del Gruppo Sportivo – al cimitero di Pariana dove inizia la discesa e dove quindi è possibile causare pericoli ancora maggiori». Comunque poi Cantarelli con il suo staff, che si sono operati con tutto l'impegno possibile, si sofferma sugli aspetti positivi. «È stata una grande giornata e sull'onda di questo successo ci auguriamo che per il futuro immediato anche il campo sportivo torni a funzionare in pieno e ad essere il gioiello che era, utile non solo a Turano».

La corsa e gli aspetti positivi

Quella di venerdì è stata una grande festa, iniziata dal mattino presto ma che aveva già visto tutti i collaboratori con le famiglie intere impegnati nel non lasciare niente al caso per una giornata che Turano vive da oltre 50 anni: anche se questa era la 49esima edizione bisogna considerare che causa Covid erano saltate quelle del 2020 e del 2021. Difficile calcolare quanti spettatori fossero presenti lungo le strade perché anche a causa della variazione del percorso gli atleti hanno attraversato la città almeno otto volte e dunque da tutti i punti è stato possibile seguire la corsa.

Molti bar hanno apparecchiato a bordo strada permettendo così ai clienti di seguire la corsa, stessa cosa nel centro delle operazioni, nella piazzetta di Turano dove al passaggio degli atleti faceva seguito il ristoro ai tavoli e non ultimo, col maxi-schermo la gara è stata trasmessa in diretta anche su tutte le salite fino al termine, con l’ottima voce e competenza dalla cronista Elena Forzoni, voce anche al Giro d’Italia. Un Gp Liberazione che non poteva concludersi meglio e Turano ha festeggiato fino a sera. Infine la gioia incontenibile del vincitore, alla prima vittoria di stagione, che è stato bersagliato dalle foto e conteso dai selfie già come una star. «Gara e vittoria incredibile, sono felicissimo» è riuscito soltanto a dire al termine il valdostano Mattia Agostinacchio.

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