Carrara, allarme lupi a Bonascola: trovato un capriolo sbranato
La carcassa era a poche centinaia di metri da alcune abitazioni
CARRARA. Aiuto, c’è il lupo. Corrono di nuovo i brividi lungo la schiena a molti abitanti di Bonascola. Sono state trovate tracce – pressoché inequivocabili – del passaggio, e quindi della presenza, dell’animale predatore. E questo fa paura: a chi ha animali da allevamento che rappresentano una “calamita” per il lupo, spinto laddove un tempo non si spingeva in cerca di cibo; a chi vive con un amico a quattro zampe perché, si sa, i cani – soprattutto quelli di piccola taglia – possono essere avvertiti come “prede-disponbili” dal lupo: e pensare che appartengono alla stessa famiglia di mammiferi carnivori: sono entrambi canidi; e c’è, finanche, chi ha paura per la propria incolumità, timore, quest’ultimo, meno motivato, come dicono gli esperti, perché il lupo non attacca – quasi mai – l’uomo.
La traccia
La carcassa di un capriolo sbranato presumibilmente dai lupi è ciò che si sono trovati di fronte alcuni passanti per le stradine che portano alle colline sopra a Bonascola, a poche centinaia di metri dalle abitazioni; è stato trovato nei giorni scorsi, a lato di una delle viette che conducono a terreni privati, zone spesso frequentate anche da abitanti del posto che vogliono fare due passi immersi nel verde.
I precedenti
La presenza dei lupi sulle colline di Bonascola non è però una novità. Già mesi fa Il Tirreno aveva documentato alcuni episodi inequivocabili, come l’attacco a un allevamento di capre non distante dalla salita “del Nona”. Anche il noto commerciante carrarese Andrea Ghinoi, titolare di una tabaccheria in centro-città, aveva denunciato, attraverso la stampa e i social media, una sorta di «incontro ravvicinato».
A tu per tu
Ghinoi stava passeggiando assieme al suo cane dalle parti di via Montelivero, una stradina di campagna che prosegue in salita, tra campi, terreni e odore di muschio; durante la camminata, aveva incrociato il proprio sguardo con un lupo, seppur da una certa distanza, scegliendo opportunamente di non proseguire e di tornare sui propri passi, tenendo saldamente il proprio cane al guinzaglio.
Vademecum
Gli avvistamenti si sono ripetuti, tant’è che anche gli esperti hanno confermato come la presenza dei lupi sulle nostre montagne non sia da considerare così insolita. Sorprende, però, come stiano avvicinandosi sempre più alle abitazioni, probabilmente alla ricerca di cibo. Tant’è che lo scorso anno, l’amministrazione comunale e la consigliera Silvia Barghini avevano organizzato un incontro, proprio a Bonascola, tenuto da esperti e mirato a informare la cittadinanza sulle abitudini dei lupi, con consigli pratici da tenere per evitare che questo animale selvatico possa “imborghesirsi”, o come si dice, “esemplare confidente (che potrebbe avvicinarsi all’uomo..). Tra i suggerimenti, evitare c’è quello di non lasciare esposto il rifiuto organico troppo a lungo, per non generare odori di richiamo per il predatore.