Lucca, Imt si allarga in centro storico: occhi sul fondo dei comboniani
Il complesso in piazza Varanini viene valutato dalla Scuola di Alti Studi
LUCCA. L’affare non è ancora concluso. Solo se il prezzo sarà ritenuto congruo, anche dall’Agenzia del Demanio, la Scuola Imt amplierà la platea dei suoi beni immobili incasellando l’ennesimo edificio di pregio nel centro storico. Gli occhi al momento sono puntati su un complesso immobiliare che affaccia su piazza Varanini e via del Fosso di proprietà Collegio delle missioni africane, sede a Verona, conosciuto per l’attività dei missionari comboniani.
L’interesse
La proprietà si è fatta avanti rispondendo alla manifestazione di interesse lanciata da Imt, bisognosa di spazi, ma con il requisito primario di restare dentro le Mura, meglio se nel raggio di poche centinaia di metri dalla sede principale, quella di piazza San Francesco. E l’ubicazione dei due ampi fondi risponde ai desiderata della Scuola di Alti Studi guidata dal rettore Lorenzo Casini.
La perizia giurata
I passaggi tecnici prevedono l’affidamento di un incarico a un architetto per definire, con una perizia giurata, il valore del bene da acquistare. Sarà l’architetto Monica Marchetti di Viareggio (importo sui 10mila euro) a redigere la perizia di stima dando un valore al complesso immobiliare. I due fondi si trovano al civico 184 di via del Fosso e al civico 7 di piazza Varanini.
Fondi ministeriali
L’operazione è inserita in una strategia più ampia confidando nei contributi del ministero al capitolo «finalizzato all’acquisizione della disponibilità di nuovi posti letto presso alloggi o residenze per studenti delle istituzioni della formazione superiore».
Imt sottolinea che «il complesso immobiliare sarà destinato a sede universitaria, finalizzata allo svolgimento di attività didattiche e di ricerca, in linea con quanto previsto al punto 6. 2 delle Linee guida per la rendicontazione, che include tra le spese ammissibili quelle per l’acquisto o la locazione di immobili funzionali alla realizzazione del progetto, ed in conformità con la pianificazione strategica della Scuola, in quanto l’immobile è altresì destinato alla realizzazione di attività di orientamento a carattere residenziale».
La destinazione
Le caratteristiche indicate nella manifestazione di interesse erano quelle che il fondo doveva essere nuovo o di recente costruzione; ristrutturato in condizioni assimilabili al nuovo; da ristrutturare o riqualificare; essere dotato di autonomia funzionale o accessi indipendenti e comunque idoneo alla destinazione d’uso compatibile ai sensi di legge con le attività istituzionali della Scuola.
La posizione doveva essere quella all’interno delle Mura e avere una superficie lorda di almeno 400 metri quadrati.
La Scuola Imt Alti Studi vuole un immobile «da adibire a sede istituzionale universitaria, in linea con il proprio piano di sviluppo, con spazi destinabili ad uffici o aule o laboratori o residenza universitaria». Se il prezzo sarà giusto l’affare potrà andare in porto. l
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