Il Tirreno

Lucca

Sicurezza in centro

Lucca, fight club in piazza San Michele: un arrestato e due denunciati

di Gianni Parrini

	Una volante della polizia in piazza San Michele e di fianco un’immagine della rissa che ha coinvolto tre persone
Una volante della polizia in piazza San Michele e di fianco un’immagine della rissa che ha coinvolto tre persone

Calci, pugni e bottigliate nella rissa avvenuta davanti a turisti e residenti e mentre nella piazza vicina suonano i Duran Duran

25 luglio 2024
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LUCCA. Non c’è pace in San Michele, luogo che per storia, bellezza e posizione dovrebbe rappresentare il “salotto buono” di Lucca. Ultimamente, invece, troppo spesso si trasforma in una specie di “Fight club” a cielo aperto.

Lo scontro

È accaduto anche martedì sera: poco prima delle 23, mentre nella vicina piazza Napoleone si stavano esibendo i Duran Duran, si è verificata una violenta rissa sul sagrato della chiesa. Protagonisti tre cittadini di nazionalità marocchina di 17, 22 e 32 anni. I due più giovani aggrediscono violentemente il connazionale più anziano. I motivi sono ignoti, fatto sta che volano calci, pugni e anche qualche bottiglia di vetro. Il tutto di fronte agli sguardi esterrefatti di turisti e residenti, che a quell’ora affollano in gran numero la piazza. Sul posto è presente una volante della municipale, ma gli agenti non ci sono, probabilmente impegnati nei controlli attorno all’area concerto. Non ci sono neppure gli steward della società privata che monitora i luoghi della movida: secondo quanto annunciato dal Comune avrebbero dovuto presidiare la piazza tutte le sere dalle 18 alla mezzanotte. Ma in quel momento non sono presenti.

La testimonianza

La scena, ripresa da un video, non è delle più edificanti. Il consigliere comunale del Pd Vicenzo Alfarano, testimone oculare, la racconta così: «Ero lì con alcuni amici quando abbiamo visto partire un alterco tra tre persone che si trovavano sul sagrato della chiesa, nella parte che guarda palazzo Pretorio. Gli abbiamo urlato di smetterla e lì per lì si sono calmati. La situazione però è rapidamente precipitata: hanno cominciato a prendersi a calci e pugni e sono volate anche delle bottiglie di vetro. Io e altri abbiamo cercato le forze dell’ordine: c’era la macchina della municipale, ma i vigili no. Così abbiamo chiamato il 112 e poco dopo è arrivata la polizia. Quello messo peggio dei tre litiganti si è avvicinato all’auto con il volto insanguinato e sbattendo i pugni sulla volante, gli altri due si sono allontanati ma sono stati raggiunti e identificati poco dopo».

Tutti in questura

Una volta riportata la calma i tre soggetti vengono accompagnati in questura: i due più giovani sono denunciati a piede libero e il minorenne viene riaffidato alla struttura di accoglienza nella quale risiede. Il 32enne, invece, viene arrestato per resistenza a pubblico ufficiale e portato al Pronto soccorso dove viene medicato per le ferite subite e ne esce con una prognosi di 15 giorni. Si tratta di Ait El Abbas, già noto alle forze dell’ordine. Ieri mattina è finito in tribunale per la direttissima, il giudice gli ha concesso i termini a difesa e in attesa della nuova udienza ha disposto l’obbligo di dimora. Per tutti e tre i soggetti scatta il daspo urbano, disposto dal questore, che impone loro il divieto di accesso a piazza San Michele e dalle vie limitrofe.

I precedenti

Certo è che la rissa arriva dopo una serie di episodi inquietanti che hanno rimesso al centro del dibattito il tema della sicurezza: basta ricordare l’incursione molesta di un frequentatore della piazza al ristorante la “Buca”, dove è stato schiaffeggiato un cliente (per altro, l’ex calciatore di serie A Ighli Vannucchi), le minacce di morte ricevute dall’assessore Fabio Barsanti, intervenuto per difendere una donna aggredita dal marito (altro noto agitatore della piazza). «Le parole vuote non servono più – prosegue Alfarano – bisogna fare qualcosa per la sicurezza in piazza San Michele. Ieri sera mi sono trovato, impotente, di fronte all’ennesima rissa con lancio di bottiglie di vetro. Ho provato ovviamente, con alcuni presenti, a sedare gli animi senza alcun risultato, risultando indispensabile l'intervento delle forze dell'ordine, avvenuto qualche minuto dopo la nostra chiamata. Come noto alle cronache, non è la prima di queste situazioni, ormai all'ordine del giorno e temo che non sarà l’ultima. Come mai, nonostante gli annunci roboanti di reclutamento di rinforzi nel corpo di polizia municipale e di nuovi provvedimenti per la sicurezza, queste situazioni continuano ad imperversare?».


 

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