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Ed Sheeran, Lucca cade ai suoi piedi: nemmeno la pioggia ferma lo show

di Cristina Bulgheri
Ed Sheeran, Lucca cade ai suoi piedi: nemmeno la pioggia ferma lo show

L’artista inglese si rivolge ai fan e scherza: «Sto imparando l’italiano per voi»

11 giugno 2024
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LUCCA.  Ancora un “rosso” vincente: chitarra al posto della racchetta e via sul palco piuttosto che sulla terra battuta per mandare in delirio l’esercito degli ottantamila (quarantamila a sera), che sabato e domenica si sono ritrovati a Lucca, per il secondo appuntamento internazionale dell’intenso programma del Summer Festival 2024, targato D’Alessandro&Galli. Protagonista Ed Sheeran, il cantante e musicista britannico che, con le sue canzoni che oscillano tra il pop, il folk, le ballate e una spolverata di rap ha conquistato - dal 2011 quando ha pubblicato il suo primo album - un numero indicibile di seguaci. Un successo crescente che ha fatto sì che il tour “+-=:x” sia stato il più visto e redditizio della storia della musica. Ed anche domenica sera (come già sabato) - dopo l’esibizione della bravissima Birdy che ha aperto il concerto - Ed Sheeran è stato semplicemente “Perfect”. “Perfect” da che è salito il grande palco, allestito sotto le mura di Lucca, alle 21,30 per scenderne allo scoccare della mezzanotte, dopo due ore e mezzo ininterrotte di show, una buona parte peraltro sotto una pioggia battente che, nonostante fosse annunciata dagli esperti meteo con codice giallo, non ha spaventato i suoi fan, rimasti inchiodati al loro posto fino all’ultima nota.

«È il concerto più bello che ho fatto sotto la pioggia - ha dichiarato il musicista britannico - la pioggia ha la capacità di rendere tutti veri, nessuno si preoccupa più dell’aspetto esterno, di come si presenta». E “vero” è stato lui, nell’eseguire la sua scaletta, in buona parte da solo, tolti i quattro brani suonati con il supporto della sua band e uno accompagnato da una violinista. Da “Castle on the hill” a “Take it back”, da “Lego house” a “You need me”, passando per “Eyes closed”, la canzone scritta per ricordare Jamal Edwards, un caro amico morto improvvisamente: «Questa canzone - ha spiegato Ed Sheeran - è sulla perdita di una persona cara. L’ho scritta dopo la morte improvvisa di un mio amico. Tutto mi riportava a lui, alle cose fatte insieme. Bisogna allontanarsi dalla realtà per mettere a tacere il dolore». Applausi e torce di cellulare, a segnare la partecipazione di una “fiumana umana” composta e attenta, che si è cimentata nei cori richiesti, nelle improvvisazioni che il cantante britannico ha proposto e soprattutto che ha cantato e ballato sulle note dei suoi successi. Da “Sing” a “Don’t”, da “Thinking out loud” a “Bloodstream”, da “Photograph” a “Shape of you” fino all’impareggiabile “Perfect” che Ed Sheeran ha offerto con intermezzi in italiano nella versione cantata con Andrea Bocelli. «Sto imparando l’italiano per voi» ha scherzato, chiamando a gran voce la città «Ciao Lucca» ed esibendone il nome sul davanti e dietro della maglia. Ha scherzato anche sul finale, chiarendo di evitare tutta la manfrina dell’uscita, della richiesta del bis: «Questo non sarà l’ultimo brano, ne farò subito un altro». E a mezzanotte ha lasciato il palco e la splendida scenografia che ha accompagnato la sua esibizione a cui domenica sera hanno assistito - sul palco vip - insieme a diverse autorità, anche Zucchero Sugar Fornaciari, il console e l’ambasciatore americano.  

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