Il Tirreno

LUCCA. Non si porteranno dietro una bella immagine dell’amata città di origine i tantissimi lucchesi nel mondo che in questi giorni girano per le strade del centro perfino commossi ed estasiati da scorci e monumenti che incontrano passeggiando.

Proprio nel “salotto buono”, all’inizio di via Fillungo venendo da Canto d’Arco, all’altezza della chiesa trecentesca di San Cristoforo, basta voltarsi verso il prospiciente vicolo del Chianti, che si trova davvero a due passi di distanza, e l’ammirazione si trasforma in disgusto.

Non solo passanti e turisti si trovano davanti i bidoni di un’isola ecologica posta nel luogo meno adatto, ma intorno ai cassonetti possono “ammirare” sacchetti abbandonati e semidistrutti da animali che spargono i rifiuti sul selciato. Sono stati notati tra l’altro in questo spazio anche ratti di rilevanti dimensioni che si infilano in un tombino dell’Enel adiacente i cassoni. E secondo quanto riportato, è anche successo, e i residenti disgustati lo hanno documentato con tanto di foto, che dietro ai cassonetti siano state trovate anche deiezioni umane.

La decisione di Sistema Ambiente di mettere un’isola ecologica in vicolo del Chianti, a due metri da via Fillungo, è sempre stata contestata da residenti e operatori della zona. Non solo per i rifiuti abbandonati, i terribili odori che emana e il frastuono dello scarico dell’immondizia sui furgoni, soprattutto i vetri.

I residenti contestano anche il fatto che i bidoni impediscono di fatto l’accesso a mezzi che potrebbero essere messi in sosta nella corte privata in fondo al vicolo, e comunque ostruiscono in parte il passaggio anche per bici e moto.

Oltretutto, nel malaugurato caso di incendi, da lì non potrebbero certo passare i mezzi dei vigili del fuoco.

Si sono dimostrate vane finora le richieste a Sistema Ambiente e al Comune affinché l’isola venga rimossa dal vicolo, nonostante l’aggiunta del danno evidente che reca anche all’immagine di una città che punta tutto sul turismo.

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