Il Tirreno

Livorno

Serie C

Livorno, ko (anche) a Carpi: crisi senza fine. Esciua: «Serve un allenatore che possa dare la scossa» – Gli scenari

di Alessandro Lazzerini

	Amarezza in casa Livorno (foto Stick)
Amarezza in casa Livorno (foto Stick)

Un’altra sconfitta e il presidente amaranto, a fine match, lascia intendere che ci sarà l’esonero di Formisano

3 MINUTI DI LETTURA





LIVORNO. Un disastro. L’ennesimo, sono nove sconfitte in tredici partite. Annunciato, dopo la decisione scellerata di non esonerare Formisano in seguito al ko col Forlì. Un tecnico nel quale ormai nessuno riponeva più la minima fiducia all’interno dell’ambiente amaranto. La sconfitta di Carpi (2-0) condanna l’allenatore campano che sarà esonerato. Martedì 11 novembre è attesa la conferenza stampa da parte del presidente Joel Esciua che sta valutando diversi profili per il sostituto. La classifica è preoccupante e serve a tutti i costi un’inversione di tendenza per salvare la categoria.

Le parole del patron

A fine partita, in conferenza stampa, ai microfoni di Radio Bruno, arriva il presidente Esciua che silura Formisano. Qualcuno avrebbe voluto l’addio dopo la batosta con l’Ascoli, tanti dopo il ko di Pineto, tutti dopo Perugia e Forlì. Il Livorno ci arriva alla 13° giornata, il tempo per rimediare comunque c’è. «Un paio di volte il mister è riuscito a cavarsela contro Bra e Samb – spiega il patron –. Oggi la fiducia in lui è esaurita. Non possiamo prendere 14 gol in 7 gare in trasferta e in sei di queste neanche andiamo a segno. Non abbiamo un’idea di gioco, ci sono limiti fisici che mi preoccupano. Non facciamo tre passaggi in fila». Poi sguardo al futuro. «Martedì faremo una conferenza stampa per chiarire diverse cose, compresa la situazione del settore giovanile. Servirà un allenatore che possa dare una scossa, un profilo importante. Ci sono tante scelte che non ho capito e come subiamo un gol ci sciogliamo. Ci saranno novità a livello tecnico e di società».

I nomi sul tavolo

Chi ha seguito il Livorno nella gestione Esciua conosce il modus operandi del presidente che spesso per scegliere un allenatore apre i propri “casting”. Si intende che parla con tanti profili diversi, quindi se c’è stato un contatto non necessariamente l’interessato diventerà l’allenatore del Livorno. I nomi sul tavolo non mancano. Tra questi c’è Cristiano Lucarelli che rappresenterebbe la miglior soluzione sul lato tecnico, ma anche emotivo, su cui convergono le idee di Doga e Mazzoni. L’ex bomber però è uno che negli ultimi anni ha fatto più Serie B che Serie C, quindi avrebbe esigenze notevoli. Sia contrattuali, con l’obbligo di una visione progettuale di più anni, sia sul mercato con innesti di spessore in inverno. Come da lui dichiarato al Tirreno nei giorni scorsi, fin qui non ha mai ricevuto una proposta.

Tra gli allenatori contattati nelle ultime settimane dal presidente spiccano i nomi di Massimo Pavanel, ex Padova, Triestina e Renate, e Alfonso Greco, reduce da ottimi anni alla Torres. Senza dimenticare l’ex Lucchese Giorgio Gorgone. Più defilata l’ipotesi che porta a Gianluca Savoldi, sondato da Esciua, ed ex Renate. La certezza è che serve un tecnico esperto che conosca la categoria e sappia gestire una situazione complessa. In una piazza calda, in contestazione col presidente, con una squadra con evidenti limiti tecnici e caratteriali. Serve un profilo di spicco, quindi anche un investimento da parte del club per salvare la categoria.

Era già tutto previsto

Come direbbe Cocciante era già tutto previsto. Dalla conferma di un allenatore ormai delegittimato dalla società stessa e ancor più vedendo l’undici iniziale. “Ma che formazione ha fatto?”, è stato il pensiero più diffuso nel pre-gara. Un 3-4-1-2 con Nwachuku, Haveri, Panaioli e Bonassi titolari. Fuori Cioffi, Peralta, Antoni e Biondi. In avvio il Livorno si divora due occasioni con Dionisi e Di Carmine. Al primo squillo passa il Carpi, al 39’, col tap-in di Stanzani su ennesima respinta corta di Seghetti. Il Livorno si scioglie e al 68’ capitola: altra ribattuta, stavolta è la difesa ad addormentarsi, e Cortesi fa 2-0.

Primo piano

Le ricerche

Elicottero civile disperso fra Toscana e Marche: «La telefonata, poi contatti radio interrotti»

di Redazione web