Il Tirreno

Livorno

Il ricordo

Livorno, Loris Rispoli ricordato dalla commissione d'inchiesta sul Moby Prince

di Stefano Taglione
Loris Rispoli (foto d'archivio)
Loris Rispoli (foto d'archivio)

Un momento di raccoglimento a Palazzo San Macuto, Tito Neri: «Suo padre era un dipendente della nostra società, comandante di un rimorchiatore di base nella concessione portuale di Piombino»

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LIVORNO. Anche a Palazzo San Macuto, l’edificio di proprietà statale dove si svolgono le commissioni parlamentari d’inchiesta, martedì 25 novembre si è svolto un momento di raccoglimento (con un minuto di silenzio) per ricordare Loris Rispoli. Proprio in mattinata, all’interno dello stabile della Capitale, era prevista un’audizione sulla strage del Moby Prince, durante la quale sono stati ascoltati l’ex dipendente amministrativo Tito Neri e Piero, amministratore delegato dal 1970 e oggi presidente di Confindustria Livorno. «Prima di iniziare – le parole del presidente della commissione, il parlamentare di Forza Italia Pietro Pittalis – ci sarà un momento di raccoglimento per ricordare Loris Rispoli, scomparso sabato scorso e a lungo presidente dell’associazione “140”, che ha riunito i familiari delle vittime, che hanno svolto un’intensa attività per la ricerca della verità».

Anche Tito Neri, che ha parlato prima del cugino Piero, subito prima di introdurre la sua relazione (e di essere ascoltato) ha voluto ricordare il sessantanovenne ex dipendente di Poste italiane. Una persona che conosceva molto bene, essendo legato a doppio filo al padre Pasquale, scomparso a 94 anni nell’aprile del 2022. «Vorrei ricordare Loris Rispoli, suo padre era Pasquale Rispoli – le parole dell’allora dipendente amministrativo della “Fratelli Neri” –. Pasquale era un dipendente della “Fratelli Neri”, comandante di un rimorchiatore di base nella concessione portuale di Piombino». 

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