Commercio
Prelievi del sangue, la vergogna continua: la causa del disservizio e il rischio blocco anche per oggi
Un guasto (l’ennesimo) ha bloccato le prestazioni nei centri socio-sanitari della provincia di Livorno, ma non solo
LIVORNO. «Mia madre, che ha più di 85 anni, è stata costretto a tornare a casa senza fare il prelievo del sangue. È inaccettabile». Chi parla è il figlio di un’anziana livornese che ieri mattina, lunedì 3 novembre, si è trovata nel bel mezzo del caos prelievi che ha colpito anche la provincia di Livorno (ma anche quella di Pisa) con decine e decine di persone in attesa nei centri socio-sanitari e alla fine rimandate a casa.
Il motivo? Il sistema informatico – e in particolare tutti gli applicativi che si “appoggiano” al sistema regionale – è andato di nuovo in tilt, non consentendo di procedere con i prelievi del sangue (tra cui alla stampa delle etichette da applicare sulle provette, anche se non è stato l’unico ambito in cui si sono registrati dei disagi). «Ben venga la tecnologia – sottolinea l’uomo – ma è impensabile che quest’ultima, in casi come quello di oggi (ieri per chi legge, ndr), possa diventare un limite anziché un supporto».
Cosa è successo
 Un film già visto troppe volte e che si ripete ormai senza che la Regione Toscana e l’Asl Toscana nord ovest riescano a trovare rimedio. E ieri è successo di nuovo, l’ennesimo episodio di una lunghissima serie, ormai da perdere il conto. Il copione è lo stesso: cittadini in attesa, mentre la rabbia cresce. Il Tirreno ha raccontato più volte il disagio e l’esasperazione dei livornesi – tra cui anziani, donne in gravidanza e pure malati oncologici – che prendono l’appuntamento con l’app “ZeroCode”. Poi, però, quando arrivano al centro prelievi ecco la comunicazione dell’operatore di turno: «Ci dispiace, c’è un nuovo malfunzionamento dell’applicativo che gestisce il sistema dei prelievi».
 
 Questa situazione va avanti ormai dall’inizio dell’anno. La “colpa” è dell’applicativo unico regionale “Nuovo Lis”, nato per garantire procedure più snelle e pratiche, ma in realtà origine di tutti i problemi. Sì, perché – secondo come è stato presentato da Regione e Asl – il nuovo software rappresentava un passaggio fondamentale verso l’unificazione del servizio sanitario regionale: il “Nuovo Lis”, infatti, sostituisce tutti gli attuali applicativi in uso nei diversi ambiti territoriali che, stando a quanto riportato dagli enti, rendevano più complesso lo scambio e la consultazione delle informazioni sanitarie. Peccato, però, che questo sistema – in dieci mesi – abbia provocato una lista lunghissima di disagi e disservizi. E a rimetterci sono proprio i cittadini, soprattutto quelli più fragili, ormai sempre più esasperati e anche arrabbiati. 
Il malfunzionamento
 E la Regione conferma che, a partire dalle 9 di ieri, ci sono stati dei blocchi, o comunque dei forti rallentamenti, sul sistema nazionale di gestione delle ricette elettroniche in carico a Sogei.
 
 In altre parole i medici e gli specialisti riuscivano a fare normalmente le ricette elettroniche ma chi poi le va a consumare (ad esempio gli sportelli prelievi per stampare le etichette), non riusciva a proseguire. La Regione Toscana si è subito attivata, segnalando il guasto a Sogei, società del ministero dell’Economia e delle Finanze che gestisce i servizi informatici della pubblica amministrazione. Ora il timore è che i disservizi possano proseguire anche nella giornata di oggi. Perché – fa sapere l’Asl nord ovest – le problematiche sono state individuate e affrontate, ma fino al completamento dell’intervento risolutivo, previsto per la serata di domani, potrebbero ancora verificarsi rallentamenti o temporanei blocchi dei sistemi applicativi. 
Accesso libero
 E intanto è stato già disposto che le persone con prelievi prenotati, ma non effettuati, nei giorni 31 ottobre e 3 novembre (ieri), potranno presentarsi sabato prossimo in accesso libero dalle 7,30 alle 12 al centro socio-sanitario di Fiorentina.
 
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