Il Tirreno

Livorno

Le proteste

Global Sumud Flotilla, centinaia di persone in porto a Livorno bloccano la nave per Olbia

di Stefano Taglione

	I manifestanti mentre bloccano la nave della Moby
I manifestanti mentre bloccano la nave della Moby

La Moby Fantasy parte con un'ora di ritardo, i camionisti solidali salutano i manifestanti suonando il clacson. Corteo verso la prefettura. Afflusso in aumento: «Solo il popolo può salvare il popolo»

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LIVORNO. Livorno si sta mobilitando solidale con la Global Sumud Flotilla, bloccata dalle forze armate israeliane al largo di Gaza. I manifestanti labronici, a partire dalle 22, sono entrati in porto e hanno bloccato la Moby Fantasy in partenza per Olbia, in Sardegna, inizialmente prevista in partenza a quell’ora e salpata solo alle 23: un’ora di ritardo per la corsa della Balena blu, con centinaia di persone in corteo sulla banchina. Alcune persone, sopra il portellone, hanno impedito ai veicoli di entrare, mentre i camionisti con i clacson hanno salutato gli attivisti nel momento in cui si sono spostati, in solidarietà con loro.

Il corteo

La manifestazione, attorno alle 23, si è poi spostata verso la prefettura, con la nave poi partita, mentre per il 3 ottobre è stato già annunciato da parte di Usb il presidio a partire dalle 6 di mattina del varco Zara in occasione dello sciopero generale. «La nave – commenta il leader dell’Unione sindacale di base livornese, Giovanni Ceraolo – è rimasta bloccata per un’ora». A partecipare, oltre al sindacato di base, anche il collettivo studentesco “Scuola di carta”, l’Ex caserma occupata, Il Gruppo autonomo portuali, Potere al popolo e più in generale il movimento “Livorno per la Palestina”, oltre a tante persone comuni che, dopocena, alla notizia del blocco della Flotilla hanno deciso di scendere in piazza rispondendo agli appelli sui social. «Solo il popolo può salvare il popolo», spiega “Buongiorno Livorno”.

Proteste in tutta Italia

La proteste, nelle ultime ore, sono scoppiate in tutta Italia in solidarietà col blocco navale al largo di Gaza. Livorno non ha fatto eccezione, dimostrandolo anche negli ultimi giorni: prima è stata “tenuta lontana” dal porto la Slnc Severn, la nave statunitense che stava trasportando materiale di allestimenti militari per la base Usa di Camp Darby, restando a dieci migliaia durante lo sciopero dei portuali di Martnerneri, mentre due giorni fa è stato impedito lo scarico del cargo “Virginia” della compagnia israeliana Zim. Nella vicina Pisa i manifestanti hanno occupato la stazione ferroviaria, mentre sempre nella nostra città da giorni è stato occupato un capannone abbandonato vicino al varco Zara, utilizzato come base di protesta proprio per la vicenda della Global Sumud Flotilla.

Nessun disordine

Non si sono mai registrati disordini durante le pacifiche proteste livornesi. Anche in occasione del blocco della Moby Fantasy l’agitazione non ha provocato alcun problema, con il comandante della più nave passeggeri del Mediterraneo che ha atteso il deflusso dei manifestanti per poi iniziare il viaggio verso la Sardegna. 

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