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Livorno, è questo il benvenuto ai croceristi… tra i rifiuti

di Giulio Corsi

	L’immagine che i passeggeri della Viking Sea hanno potuto "godere" al loro sbarco a Livorno
L’immagine che i passeggeri della Viking Sea hanno potuto "godere" al loro sbarco a Livorno

Una discarica a cielo aperto ha accolto i passeggeri della Viking Sea. Ma non è un caso isolato: attorno ai cassonetti in porto cumuli di rifiuti

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LIVORNO. La stagione delle crociere a Livorno sta entrando nel vivo. Ieri, mercoledì 21 maggio, all’ormeggio in porto c’erano quattro love boat. La Oosterdam e la Norwegian Pearl, accostate all’Alto Fondale, la Azamara Journey, elegante con le sue murate blu davanti alla capitaneria, e la Viking Sea, con le sue 1.500 persone a bordo tra passeggeri ed equipaggio, ferma alla banchina 75, in fondo al porto Mediceo, tra il faro e la statua della Madonna.

Non ce ne vogliano i commercianti del centro e di Porta a Mare, ma la speranza è che quell’esercito di turisti abbia deciso di restare a bordo tra piscine e buffet, anziché essere accolti, appena messi i piedi a terra, da una gigantesca discarica a cielo aperto, che si rinnova giorno dopo giorno e ormai da tempo rappresenta il cartello di “benvenuti a Livorno” per i croceristi che sbarcano all’ormeggio 75.

Uno spettacolo vergognoso, che in quel luogo, davanti alle mura medicee, assume una rilevanza ancor più grave perché rappresenta la prima e l’ultima immagine che quei turisti hanno di Livorno. Intorno a quei cinque cassonetti di Aamps, posizionati non si sa a quale scopo allo slargo di via del Molo Mediceo, ieri all’ora di pranzo c’era di tutto: decine di sacchi neri, pneumatici, mobili, cassette della frutta. Per portarli e scaricarli devono aver usato un furgone. Ma si badi bene, non è un episodio isolato, un caso unico schiaffato in prima pagina. Chi frequenta la zona, semplicemente per godersi uno degli scorci più belli di Livorno – la punta dei piloti e lo spettacolo dell’ingresso del porto – sa che quella situazione è abituale.

Durante la Biennale del Mare, quando la strada è stata particolarmente frequentata e il passaggio tra porto Mediceo e Porta a Mare attraverso via Edda Fagni era stato aperto, i camion degli spazzini hanno fatto la spola per controllare che i cassonetti fossero svuotati e la piazzola non invasa dai rifiuti. Ma anche in quei giorni ci sono stati diversi episodi di abbandono. A questo quadro si aggiunge, proprio per i turisti che dal porto vanno a Porta a Mare, un altro angolo di degrado, una roulotte e una tenda accampata a ridosso delle mura medicee, e in un anfratto di essere un accumulo di sporco, fazzoletti, siringhe. Di chi è la responsabilità? Sicuramente degli incivili. D’altra parte questa è la città che si vanta del noto motto “se vuoi fare come ti pare vai a Livorno...”.

Ma, viste le cattive abitudini di alcuni cittadini, c’è una responsabilità anche di chi amministra. Le domande sono quasi banali: quei cassonetti sono così necessari? E se è così perché non sistemare una telecamera? 

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