Il caso
Livorno, due aggrediti nelle auto: «Minacciati col coltello». C'è un sospettato
Doppio caso in poche ore in Venezia e in zona Salviano. La polizia individua un sospettato e lo porta in questura
LIVORNO. Il grido, disperato, nella notte «Aiuto, aiuto, aiutatemi». In quel momento passa un’auto: «Cos’è successo? », chiede il conducente. Poi si ferma e apre lo sportello. Sono le 23, 30 di giovedì e davanti a lui, sul ponte di Santa Trinita, c’è un uomo con un dobermann. Succede tutto in una manciata di secondi. L’uomo sguaina un coltello e tenta di colpire l’automobilista. «Esci dalla macchina – gli grida contro – . Esci subito». «Ho evitato il fendente – racconta il 32enne livornese Tommaso, che in quel momento si trovava a bordo di una Smart – e ho dato un calcio a quell’uomo. Lui è finito a terra e poi è scappato». Passano le ore, sorge il sole e la vita in città fa il suo corso. Succede che ieri pomeriggio una donna si trova sull’auto parcheggiata sotto casa, in via Romiti. E succede che un uomo con un dobermann al guinzaglio – così racconterà poi la signora agli agenti delle volanti – si avvicina e la minaccia con un coltello nel tentativo di rubarle l’auto. Poi fugge. Sul posto arrivano le forze dell’ordine e, dopo poco, la polizia riesce a identificare un possibile sospettato per l’aggressione in via Romiti portandolo in questura. Ma andiamo con ordine.
Il grido d’aiuto
Tommaso giovedì notte stava tornando a casa dal lavoro e, a bordo di una Smart, viaggiava lungo via della Cinta Esterna in direzione del centro città. Una volta arrivato sul ponte di Santa Trinita, ha sentito una persona gridare. «Ho visto un ragazzo con un dobermann al guinzaglio. Chiedeva aiuto perché, diceva, non sapeva come fare con il suo cane, che stava cercando di morderlo». A quel punto Tommaso ha accostato l’auto, si è fermato, ha abbassato il finestrino e ha inserito le quattro frecce. «Gli ho chiesto se avesse bisogno d’aiuto e lui mi ha detto di sì, perché non sapeva come fare. A un certo punto me lo sono trovato accucciato accanto allo sportello dell’auto, sembrava stesse cercando di calmare il cane».
L’aggressione
L’ignaro automobilista, quindi, ha pensato di avvicinarsi. «Nel momento in cui ho aperto uno spiraglio quell’uomo si è alzato di scatto e ha aperto lo sportello. “Esci dalla macchina”, ha gridato mentre tentava darmi una coltellata. Ma mi sono spostato e non è riuscito a colpirmi. Poi, appena ho potuto, l’ho spinto fuori col piede». E il malvivente è finito a terra. Dopodiché ha afferrato il cane e si è allontanato a piedi, correndo. «Ho iniziato a inseguirlo ma, rendendomi conto che avevo lasciato le chiavi attaccate al quadro dell’auto, sono tornato indietro pensando che potesse esserci un complice pronto a rubarmi l’auto».
L’inseguimento
Chiusa la macchina, Tommaso si è rimesso sulle tracce dell’uomo «ma quando sono arrivato dal benzinaio era già lontano. Aveva imboccato le vie della Venezia dopo aver attraversato piazza del Luogo Pio. A quel punto ho chiamato il 112 e hanno inviato una pattuglia dei carabinieri, da cui sono poi andato oggi (ieri, ndr) a sporgere denuncia». Tommaso dice non aver mai visto quella persona prima. «Era italiano, parlava con un accento simile al fiorentino e credo avesse una quarantina d’anni. È incredibile. Mi sono fermato per aiutare una persona e invece mi sono trovato minacciato con un coltello».
Il secondo caso
Nel pomeriggio di venerdì 16 maggio si verifica un caso simile. Una donna intorno ai cinquant’anni ha parcheggiato l’auto in via Gino Romiti e – così ha poi raccontato agli investigatori – è stata raggiunta da un uomo col dobermann al guinzaglio che l’avrebbe minacciata con un coltello. Anche in questo caso, a quanto sembra, nel tentativo di farla scendere dalla macchina per poi impossessarsene.
Il sospettato
Dopo che è stato dato l’allarme, sul posto è intervenuta un’ambulanza della Svs di Ardenza e i volontari hanno soccorso la cinquantenne, sotto choc ma senza ferite. In via Romiti sono state inviate anche le volanti della polizia e, con funzioni di supporto, le pattuglie dei carabinieri. Dopo il sopralluogo in zona i poliziotti sono riusciti a trovare un uomo e hanno ritenuto che ci fossero elementi tali (per esempio la descrizione fornita dalla vittima) per portarlo in questura ricollegandolo ai fatti di via Romiti.
Le indagini
Per quando riguarda l’aggressione della sera precedente, invece, indagano i carabinieri e non è ancora chiaro se possa essere attribuita o meno allo stesso soggetto. Di analogie tra i due casi, comunque, ce ne sono. Intanto entrambe le vittime hanno parlato di un uomo con il cane al guinzaglio. E in entrambi i casi, a quanto sembra, l’uomo in questione avrebbe minacciato gli automobilisti con un coltello. Fortunatamente sia Tommaso che la cinquantenne, al di là dello choc e della paura, stanno bene.
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