Racconta la droga che ha ucciso il figlio: gli studenti dell’Iti di Livorno incontrano Ghidini
Educazione alla legalità: ai 4 Mori le classi del biennio con la Fondazione Ema pesciolino rosso
LIVORNO. Studenti dell’Iti a lezione di legalità. Nell’ambito del progetto tra le varie attività volte a sensibilizzare la comunità scolastica come la lotta alla criminalità organizzata, la formazione contro i rischi che si celano dietro uno scorretto utilizzo della rete internet, l’educazione al rispetto e tutela dell’ecosistema, l’Iti “Galilei”, su iniziativa della referente alla educazione alla legalità, la docente Patrizia Starnone, si è reso protagonista di due nuove esperienze pedagogiche sotto il profilo culturale, sociale e giuridico, le quali hanno ottenuto la compartecipazione del sindaco e del Comune. Venerdì 7 febbraio alle 11,30 al Teatro 4 Mori l’incontro con la Fondazione Ema Pesciolino Rosso per le classi del biennio. La Fondazione è nata in seguito al tragico evento che ha segnato per sempre l’esistenza di Gianpietro Ghidini, il cui figlio Emanuele a soli 16 anni si tolse la vita. Ghidini, è l’espressione esemplare della trasformazione alchemica del piombo in oro: ha avuto la forza e il coraggio di veicolare il profondo e acuto dolore, in un’esperienza d’amore, di dedizione, di ascolto e comprensione di quei giovani che trovano continuamente in bilico in un frustrante e angosciante disagio sociale e familiare nella ricerca di un “altrove” che inevitabilmente finisce con lo sfociare nel tunnel delle dipendenze. Ghidini ha conseguito una serie di riconoscimenti importanti come il premio del Parlamento per la legalità internazionale a Montecitorio. L’incontro del 7 febbraio ai 4 Mori L’incontro di domani sarà prima di tutto una condivisione e un confronto su tematiche delicate.
La seconda attività coinvolge l’Iti in un’esperienza di giustizia riparativa, che prevede due giorni di formazione con i mediatori penali, Maria Pia Giuffrida, Alessandro Remorini e Girolamo Spina, per concludersi con l’incontro dei testimoni, Agnese Moro, Grazia Grena e il Giorgio Bazzega il 28 febbraio alle 9, 30 sempre ai 4 Mori. «Non può esistere educazione alla legalità se non si prospetta alle nuove generazioni la certezza che un’alternativa migliore, sana, positiva sia possibile, ed è per tali ragioni che la dirigente, Manuela Mariani insieme al collegio docenti ha voluto dare il giusto peso ad attività che possano coinvolgere i giovani, soprattutto sul piano emotivo ed empatico», dicono dalla scuola.