Livorno, sequestrati sul porto 24 tonnellate di pneumatici diretti in Senegal
Blitz dei carabinieri: erano «forzati uno dentro l’altro o piegati col fil di ferro in maniera tale da provocarne un’alterazione alla struttura tale da comprometterne il riutilizzo in quanto ritenuti pericolosi per la sicurezza»
LIVORNO. Ventiquattro tonnellate di pneumatici usati spediti in Senegal «forzati uno dentro l’altro o piegati col fil di ferro in maniera tale da provocarne un’alterazione alla struttura tale da comprometterne il riutilizzo in quanto ritenuti pericolosi per la sicurezza».
Per questo, i carabinieri del nucleo operativo ecologico di Grosseto, insieme ai colleghi del comando provinciale labronico che hanno collaborato all’operazione con i militari della Compagnia di Livorno, diretti dal maggiore Ugo Chiosi, hanno sequestro il carico di rifiuti speciali non pericolosi sul porto di Livorno. Il blitz è avvenuto nei mesi scorsi sulla base di alcuni report di rischio, che si sono rivelati attendibili.
Un’operazione che è stata messa a segno insieme ai funzionari dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli degli scali Darsena. «Il carico è risultato costituito da 2.142 pneumatici fuori uso – spiegano i militari – considerati rifiuti speciali non pericolosi e classificati con certificazione del 16 gennaio 2003, in quanto stoccati senza rispettare le direttive imposte dalla normativa “Uni”».
L’esportatore è stato denunciato per il reato di gestione e traffico illecito di rifiuti, avendo violato gli articoli 256 comma 2 e 259 comma uno del testo unico ambientale, nonché per falsità ideologica commessa dal privato in atto pubblico (il numero 483 del codice penale) ed è risultato essere un cittadino di nazionalità italiana titolare di partita Iva nell’ambito del recupero per il riciclaggio di materiale plastico.