Il Tirreno

Livorno

Cento persone salvate dalla guardia costiera grazie a "Mare sicuro"

Guardia costiera in spiaggia per un controllo
Guardia costiera in spiaggia per un controllo

Il bilancio della guardia costiera labronica: 40 le imbarcazioni soccorse in tutta l'estate. Il commento dell'ammiraglio Gaetano Angora

27 settembre 2022
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Livorno Soccorse 40 imbarcazioni in difficoltà e cento persone fra diportisti, bagnanti e subacquei, in pericolo per cause il più delle volte riconducibili a condotte azzardate o negligenti, salvate. È il bilancio dell’operazione “Mare sicuro” della guardia costiera. «Il numero in calo rispetto agli anni passati di imbarcazioni e di persone soccorse, e soprattutto di perdite di vite umane – sottolinea il direttore marittimo della Toscana, l’ammiraglio Gaetano Angora – rappresenta un segnale tangibile di una cultura della sicurezza sempre più sentita e radicata nell’utenza balneare e alla cui divulgazione la guardia costiera si dedica in maniera convinta, costante e capillare sull’intero territorio regionale. In tal senso l’operazione “Mare sicuro”, che da oltre trent’anni vigila sull’estate di italiani e turisti, contribuisce, anno dopo anno, a rinsaldarne sempre più le fondamenta, in particolare attraverso la diffusione di messaggi di prevenzione e sostenibilità nella fruizione di mare e coste».

La flessione dei dati sui soccorsi in mare, peraltro, risulta in linea con quelli divulgati a livello nazionale dal comando generale del corpo delle capitanerie di porto in occasione della sessantaduesima edizione del Salone nautico internazionale a Genova, dove è stato posto l’accento proprio sulla diminuzione di circa il 25% di unità soccorse e persone salvate nei mari italiani, «segno evidente di una maggiore prudenza e responsabilità degli utenti del mare».

L’operazione appena conclusa ha potuto contare giornalmente su una presenza di circa 120 militari, che hanno operato giorno e notte lungo gli oltre 600 chilometri di costa della regione Toscana (isole comprese), impiegando 40 unità navali, supportate dai voli degli elicotteri della guardia costiera di Sarzana e dall’intervento della componente specialistica subacquea con base a Genova.

«Il complesso dispositivo di sicurezza ha così potuto monitorare, vigilare e intervenire sull’intero territorio, in particolare sui siti considerati sensibili a causa della maggiore affluenza turistico-balneare o in funzione dell’elevato pregio naturalistico delle aree, come ad esempio il Parco nazionale dell’Arcipelago toscano e l’area marina protetta delle Secche della Meloria». l

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