«Mamma ho mal di gola» poi si accascia e muore a 11 anni
Il bambino era stato portato in ospedale in Inghilterra ed era stato dimesso subito: «Tranquillo è solo un virus»
Fino al pomeriggio di venerdì 14 novembre, Frankie-Rae era un bambino pieno di energia: rideva, scherzava e riempiva la casa di vitalità. Solo poche ore prima, la madre Keleigh, 33 anni, lo aveva portato dal medico di famiglia per un mal di gola. La diagnosi era stata rassicurante: “solo un virus”. Nessuno poteva immaginare che quella giornata si sarebbe trasformata in un incubo.
Il collasso improvviso
La sera, l’11enne è entrato barcollando nel salotto della sua abitazione di Braintree, nell’Essex, nell’Inghilterra orientale, con il volto stravolto e difficoltà respiratorie. «Non riesco a respirare», ha detto alla madre, prima di diventare improvvisamente silenzioso. Pochi minuti dopo, Keleigh lo ha trovato accasciato in bagno, con le labbra grigie e gli occhi vitrei. La nonna ha tentato disperatamente di rianimarlo con un massaggio cardiaco durato mezz’ora, riuscendo a riportarlo per pochi istanti alla coscienza.
I soccorsi
Alle 1:40 Frankie-Rae era ancora sveglio e giocoso, ma alle 1:43 ha iniziato ad ansimare come se qualcosa gli bloccasse la gola. I paramedici, giunti sul posto, hanno provato a utilizzare il defibrillatore, ma non c’era alcun ritmo cardiaco. Otto operatori, insieme a polizia e personale cardiologico, si sono alternati nelle compressioni toraciche, senza riuscire a stabilizzare la situazione.
L’ultimo saluto
Trasportato al Broomfield Hospital di Chelmsford, i medici hanno tentato ulteriori manovre di rianimazione e una risonanza magnetica, ma alla madre è stato comunicato che non c’era più nulla da fare. Alle 3:30 del mattino, Keleigh ha tenuto la mano del figlio mentre veniva staccato dal ventilatore. «Era il mio migliore amico, il suo sorriso illuminava una stanza», ha raccontato con dolore.
Attesa di risposte
La causa del collasso resta sconosciuta. La madre confessa di sentirsi come se avesse «fallito», mentre la comunità si stringe intorno alla famiglia. La scuola sta preparando un memoriale e davanti alla casa sono stati lasciati oltre 40 mazzi di fiori, peluche e biglietti.
