Perché Nicolas Sarkozy è entrato in carcere e starà in una cella di isolamento? Con sé ha portato dieci foto e due libri
Prima di partire verso la prigione, l’ex presidente francese ha salutato i familiari e i sostenitori dalla sua abitazione, mano nella mano con la moglie Carla Bruni
L’ex presidente francese Nicolas Sarkozy è entrato nella mattina di martedì 21 ottobre nel carcere parigino della Santé, dove dovrà scontare cinque anni di reclusione legati al caso del presunto finanziamento libico della sua campagna elettorale del 2006. Sarkozy è arrivato in automobile, scortato da uno schieramento di polizia che ha mantenuto a distanza giornalisti e sostenitori. Al suo fianco c’era l’avvocato Christophe Ingrain, che successivamente ha lasciato il carcere per rilasciare alcune dichiarazioni ai media.
L’addio ai familiari e ai sostenitori
Prima di partire verso la prigione, Sarkozy ha salutato i familiari e i sostenitori dalla sua abitazione, mano nella mano con la moglie Carla Bruni. Circa un centinaio di persone presenti hanno scandito il suo nome e applaudito mentre l’ex presidente si dirigeva verso la macchina. I familiari, tra cui Carla Bruni e i figli, sono poi rientrati in casa, lasciando Sarkozy da solo verso il penitenziario. Durante il tragitto, Sarkozy ha pubblicato un messaggio su X, affermando di considerarsi innocente e promettendo di continuare a «denunciare questo scandalo giudiziario». Ha definito la sua situazione come un «calvario durato oltre dieci anni» e ha parlato di un «profondo dolore per la Francia», definendo la vicenda una forma di vendetta che ha portato «l’odio a un livello senza precedenti».
Le condizioni detentive
Secondo quanto riferito, l’ex presidente sarà probabilmente collocato in una delle quindici celle di isolamento della Santé, ciascuna di circa nove metri quadrati e sorvegliata 24 ore su 24. La misura è stata pensata per garantire la sicurezza e prevenire contatti con altri detenuti, evitando anche la diffusione di immagini o video, fenomeno purtroppo frequente nonostante i divieti. Sarkozy avrà a disposizione un’ora d’aria al giorno, potrà usare la piccola palestra e accedere alla biblioteca secondo turni. L’ex capo di Stato ha portato con sé dieci fotografie dei familiari e tre libri: Il Conte di Montecristo (in due volumi) e Vita di Gesù di Jean-Christian Petitfils.