Muore a 56 anni: dall’Italia alla Turchia per l’intervento chirurgico – La tragedia di Milena
Il cugino Giuseppe ha espresso il proprio dolore anche sui social, denunciando l’assenza di sensibilità nei confronti della tragedia: «Molti commenti sono stati privi di cuore e morale, puntando il dito invece di rispettare il dolore di chi resta»
Una morte improvvisa e drammatica ha colpito la famiglia Mancini. Milena Mancini, imprenditrice 56enne di Isola del Liri, è deceduta a Istanbul a seguito di un intervento estetico in una clinica privata turca. Secondo quanto riportato dai familiari, Milena si era sottoposta all’operazione circa venti giorni fa. Durante l’intervento, avrebbe sviluppato una complicanza che ha reso necessario il trasferimento immediato in un ospedale universitario della città. Dopo tre settimane di ricovero in terapia intensiva, la donna è purtroppo deceduta. Il consolato italiano a Istanbul aveva seguito la situazione fin dall’inizio, fornendo supporto e aggiornando la famiglia, l’ultimo dei quali riguardava un apparente miglioramento il 7 ottobre.
La testimonianza dei familiari
Luigi Di Palma, zio di Milena, ha dichiarato all’Adnkronos: «Siamo sotto shock. Non sapevamo che Milena fosse partita per la Turchia, voleva evitare che ci preoccupassimo». Di Palma ha descritto la nipote come una donna determinata e intraprendente, attiva sia nel settore finanziario sia in quello immobiliare, e come una persona solare e sempre disponibile con chiunque. Il cugino Giuseppe ha espresso il proprio dolore anche sui social, denunciando l’assenza di sensibilità nei confronti della tragedia: «Molti commenti sono stati privi di cuore e morale, puntando il dito invece di rispettare il dolore di chi resta». Ha ricordato Milena come una madre amorevole e una moglie devota, invitando tutti a riflettere sul rispetto e sull’umanità.
I rischi della chirurgia low cost all’estero
Il caso solleva anche interrogativi sulla sicurezza degli interventi estetici low cost in Paesi esteri. Maurizio Valeriani, docente di Chirurgia plastica all’Università Unicamillus di Roma, ha commentato all’Adnkronos: «La Turchia può attrarre per i costi più bassi, ma le complicanze possono avere conseguenze gravi. Mettere a rischio la salute per un risparmio economico non è una scelta saggia». Secondo Valeriani, anche quando i risultati estetici possono essere soddisfacenti, i rischi aumentano in caso di problemi clinici, specialmente in contesti dove lingua, struttura e standard sanitari possono essere difficili da valutare. «Le complicanze possono essere più frequenti, e gestirle richiede risorse, tempo e strumenti adeguati», conclude l’esperto, ricordando che interventi sicuri hanno un costo più alto, ma garantiscono maggiore protezione.