Il Tirreno

Lo scontro

Sciopero generale, il Garante lo dichiara «illegittimo». La Cgil e Usb: «Si farà, pronti a impugnare»

di Libero Red Dolce
Sciopero generale, il Garante lo dichiara «illegittimo». La Cgil e Usb: «Si farà, pronti a impugnare»

Per il Garante si configura il mancato preavviso, Salvini valuta la precettazione. Ma i sindacati vanno avanti

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Braccio di ferro sullo sciopero generale proclamato da Cgil e Usb contro l’intervento israeliano che ha fermato la Global Sumud Flotilla, diretta verso Gaza con aiuti umanitari. Una mobilitazione che si annuncia ad alta tensione, dopo che la Commissione di garanzia sugli scioperi ha giudicato illegittima la protesta, ritenendo violato l’obbligo di preavviso.

Nonostante la pronuncia del Garante, i sindacati hanno confermato lo stop. «Riconfermiamo lo sciopero a sostegno della Flotilla e contro il genocidio a Gaza – ha dichiarato Maurizio Landini – impugneremo la delibera della Commissione».

Il verdetto del Garante

Nel provvedimento, la Commissione ha ritenuto “inconferente il richiamo all’articolo 2, comma 7, che consente scioperi senza preavviso solo in difesa dell’ordine costituzionale o per gravi eventi lesivi della sicurezza dei lavoratori”. L’Autorità ha invitato i sindacati a revocare la mobilitazione, avvertendo che in caso contrario potrà aprire un procedimento di valutazione del comportamento.

Salvini: «Auspico buonsenso e responsabilità»

Niente precettazione per lo sciopero generale di domani da parte del ministro di Infrastrutture e trasporti. Fonti del dicastero riferiscono che il vicepremier e ministro, Matteo Salvini, che ha illustrato al Cdm l'informativa sulla situazione degli scioperi nei trasporti, «ha auspicato buonsenso e responsabilità, confidando che sindacati e organizzazioni rispettino le regole». Inoltre «se si precetta non si risolve il problema ma si alimenta il clima già avvelenato in modo irresponsabile - aggiungono fonti della Lega -. La legge esitente punisce chi partecipa a scioperi illegittimi (con sanzioni comunque leggere). Per il futuro, pensiamo di cambiare la norma per inasprire le multe. Una scelta simile alla richiesta di versare una cauzione per chi organizza manifestazioni (così, chi rompe paga)».

Disagi in vista nei trasporti e nei servizi

Lo sciopero, che coinvolge tutti i settori pubblici e privati, rischia di paralizzare per un’intera giornata trasporti, scuola, sanità e servizi essenziali, anche se saranno comunque garantite le prestazioni minime previste dalla legge. Nei trasporti, lo stop dei ferrovieri scatterà alle 21 di giovedì, con possibili cancellazioni e ritardi su treni a lunga percorrenza e regionali. Per questi ultimi, resteranno attive le fasce di garanzia dalle 6 alle 9 e dalle 18 alle 21 di venerdì. Anche bus, tram e metropolitane potrebbero subire sospensioni o riduzioni, secondo gli orari stabiliti nelle singole città. Disagi sono attesi inoltre sulle autostrade, dove il personale incrocerà le braccia dalle 22 di questa sera, con possibili rallentamenti ai caselli e nei centri operativi. Anche la scuola sarà interessata: molti istituti potrebbero non riuscire a garantire le lezioni. La Cgil ricorda che i dirigenti scolastici possono adottare misure organizzative per assicurare il servizio, ma in caso di adesione massiccia le scuole potranno restare chiuse. Nel comparto sanitario, lo sciopero durerà per l’intera giornata, da inizio primo turno a fine ultimo turno, con garanzia solo per le urgenze e le prestazioni indifferibili.

Prevista infine un’astensione di quattro ore, dalle 9 alle 13, per i Vigili del fuoco, mentre il personale amministrativo si fermerà per l’intera giornata.

Sono oltre cento i cortei e i presìdi annunciati in tutta Italia, con possibili rallentamenti e blocchi alla circolazione. La protesta si salda con le iniziative già previste da Si Cobas, anch’esse in solidarietà con la popolazione di Gaza.

La guerra
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a cura di Libero Red Dolce