Muore a 15 anni investita da un camion alla fermata del bus: la vittima era una promessa del pattinaggio
La tragedia a Giustino, in provincia di Trento: la giovane, Matilda Ferrari, stava attraversando la strada sulle strisce pedonali con due amiche, rimaste illese
TRENTO. È morta a 15 anni mentre attraversava la strada con due amiche in prossimità delle strisce pedonali per raggiungere la fermata del bus e andare a scuola. Un camion betoniera, in transito sulla statale dopo aver superato il verde del semaforo, l'ha travolta e uccisa. Non c'è stato nulla da fare per Matilda Ferrari di Giustino, in Trentino, promessa del pattinaggio artistico su ghiaccio. L'autista, sotto choc, ha avuto un malore ed è stato trasferito al pronto soccorso. Un risveglio tragico, quello di stamattina per il piccolo paese della val Rendena.
Il cordoglio della comunità
«Abbiamo perso una stella - ha detto il sindaco Manuel Cosi -. Tutta la comunità è sconvolta e si stringe attorno alla famiglia». Cordoglio ai genitori della vittima è stato espresso dal presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, che via social ha scritto: «Un dolore immenso che lascia senza parole». Incredulità anche da parte della Federazione italiana sport del ghiaccio che, a meno di una settimana dal tragico incidente di cui è rimasta vittima la 23enne Julia Marie Gaiser, «piange un'altra giovane pattinatrice, deceduta a seguito di un drammatico incidente stradale».
Giovane promessa del pattinaggio
Matilda Ferrari, tesserata per la società Sporting ghiaccio artistico Pinzolo, proprio ad agosto aveva partecipato alle finali di Bressanone della Coppa Italia Gold conquistando la medaglia di bronzo. «È impossibile trovare le parole per descrivere quello che successo oggi, quello che proviamo tutti noi in questo momento - si legge nel post della società sportiva -. Per tutti noi eri una compagna di squadra, un'amica con cui ogni giorno condividevamo allenamenti, sogni, risate e bellissimi momenti sul ghiaccio. Eri una pattinatrice fantastica, con una passione e una determinazione incredibile con grandi sogni e ambizioni. Non ti sei mai arresa davanti a un infortunio o una difficoltà, la scorsa stagione dopo un lungo periodo di stop e un intervento al ginocchio sei riuscita a conquistare un magnifico terzo posto alla finale di Coppa Italia dimostrando a tutti la tua forza di volontà e la tua passione». Per le allenatrici, «Matilda era un esempio da seguire, un punto di riferimento per le atlete più piccole. Pattineremo sempre per te».