Bonus Casa 2025, tutti gli sconti che si possono ottenere per lavori e ristrutturazioni: a chi spettano e come richiederli
Tutte le agevolazioni ancora valide: ce n’è una particolarmente vantaggiosa
Nel primo bimestre del 2025, la spesa degli italiani per ristrutturare casa è scesa drasticamente. Secondo i dati riportati da Il Sole 24 Ore, il totale delle uscite tramite “bonifici parlanti” — obbligatori per accedere alle detrazioni fiscali — si è fermato a 3,15 miliardi di euro: un calo del 35% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. La ragione di questa frenata è chiara: l’epoca dei super-incentivi, primo fra tutti il Superbonus al 110%, è ormai al tramonto. Le modifiche introdotte con la Legge di Bilancio 2025 hanno rivoluzionato il quadro degli incentivi, lasciando spazio a nuove regole più restrittive e meno generose.
Fine del Superbonus, restano solo alcune eccezioni
Chi non ha avviato i lavori prima delle modifiche non potrà più usufruire del Superbonus al 110%. Tuttavia, alcune categorie possono ancora accedervi:
- Chi aveva già iniziato i lavori o prenotato le spese secondo le vecchie regole;
- Gli immobili situati in aree colpite da eventi sismici, dove resta attiva una disciplina agevolata per favorire la ricostruzione.
Bonus ristrutturazioni: cosa rimane nel 2025
Con la chiusura dei “super-incentivi”, restano in vigore i bonus ordinari, seppur ridimensionati. La detrazione standard per i lavori edilizi è tornata al 36%, fino a un massimo di 96.000 euro per singola unità immobiliare. Per chi ristruttura la propria abitazione principale, l’agevolazione può salire al 50%. Ma cosa si intende esattamente per “abitazione principale”? Deve essere l'immobile in cui si ha la residenza e si vive abitualmente al momento del pagamento delle spese. Una definizione che solleva non pochi dubbi pratici: cosa succede, ad esempio, se si sposta la residenza durante i lavori? Oppure se si ristruttura un’abitazione prima ancora di trasferirvisi? Questi nodi interpretativi stanno rallentando molte decisioni, soprattutto quando gli interventi non sono urgenti. Il risultato è un crollo degli investimenti, in particolare nei condomini, dove ottenere l’unanimità senza incentivi forti è ancora più difficile.
L’unico bonus rimasto davvero vantaggioso: barriere architettoniche
Nel panorama ristretto dei bonus 2025, l’eccezione significativa è rappresentata dagli interventi per l’abbattimento delle barriere architettoniche. La detrazione arriva al 75% e si applica, per esempio, all’installazione di ascensori, rampe e servoscala: misure che migliorano l’accessibilità degli edifici.
Chi può beneficiare delle detrazioni
Il bonus ristrutturazione è destinato a tutti i soggetti che pagano l’Irpef e che hanno un diritto sull’immobile, anche se non risiedono fiscalmente in Italia. Ne possono usufruire:
- Proprietari
- Usufruttuari
- Inquilini
- Familiari conviventi
- Partner conviventi (anche non sposati)
- Detrazioni in calo anche nei prossimi anni
Il 2025 rappresenta solo l'inizio di una fase di riduzione progressiva degli incentivi. Ecco lo scenario previsto:
- 2025: detrazione base del 36%, 50% per l’abitazione principale
- 2026–2027: detrazione ridotta al 30% (o al 36% per la casa principale)
Il tetto di spesa rimane invariato a 96.000 euro. Da sottolineare che sono escluse dagli incentivi le spese per impianti alimentati a combustibili fossili. Resta però la detrazione al 50% per la sostituzione di vecchi generatori con sistemi a gas di ultima generazione.