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In arrivo le lettere dell’Agenzia delle Entrate: chi la riceverà e il motivo

In arrivo le lettere dell’Agenzia delle Entrate: chi la riceverà e il motivo

Si tratta di comunicazioni per avvisare che sono state rilevate irregolarità nell’aggiornamento delle rendite catastali, che è obbligatorio per chi ha usato il Superbonus

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Nel 2025 l'Agenzia delle Entrate inizia a inviare lettere (o Pec) ai contribuenti che potrebbero non essere in regola con uno degli obblighi connessi al Superbonus edilizio: l'aggiornamento del valore catastale dell'immobile dopo i lavori. Questo nuovo adempimento mira a garantire una corrispondenza tra i dati catastali e le migliorie apportate agli immobili grazie agli incentivi fiscali.

Come funziona il controllo del Fisco

Gli uffici fiscali incroceranno le informazioni presenti nelle loro banche dati. Da un lato, analizzeranno le dichiarazioni di chi ha beneficiato del Superbonus; dall'altro, confronteranno questi dati con le informazioni contenute nei registri catastali. Nel caso in cui emergano discrepanze o omissioni, l'Agenzia invierà una comunicazione preliminare. Queste lettere hanno lo scopo di avvisare i contribuenti che qualcosa non torna, offrendo loro la possibilità di regolarizzare la situazione prima di incorrere in eventuali sanzioni.

La base normativa: una misura della legge di bilancio 2023

L'invio delle lettere nasce da una norma introdotta nella legge di bilancio 2023 dal governo Meloni. Questa disposizione prevede l'obbligo di aggiornare il valore catastale degli immobili dopo interventi edilizi significativi, come quelli effettuati con il Superbonus. Un aumento del valore catastale implica diverse conseguenze:

  • Incremento delle imposte come l'Imu (per le seconde case o abitazioni di lusso);
  • Variazione della Tari e delle imposte di compravendita;
  • Modifica dell’Isee del proprietario.

L'obiettivo è sia garantire un catasto aggiornato sia assicurare che le informazioni fiscali riflettano la realtà.

La “campagna di compliance” del 2025

L’ormai ex direttore dell’Agenzia delle Entrate, Ernesto Maria Ruffini, aveva annunciato che il 2025 sarebbe stato l’anno della "campagna di compliance" per il Superbonus. Ciò significa che i tecnici del Fisco confronteranno una serie di dati per individuare potenziali anomalie. Da un lato, l’Agenzia ha accesso a tutte le comunicazioni presentate da chi ha usufruito del Superbonus, che ha interessato circa 500.000 immobili. Dall’altro, consulterà le banche dati catastali. Se per un immobile che ha beneficiato del bonus non risultano aggiornamenti recenti al catasto, scatterà una lettera di avviso al proprietario.

Cosa significa?

Ha chiarito che una comunicazione di compliance non equivale a una sanzione o all’avvio di un controllo ufficiale. Si tratta di un avviso che segnala la mancanza di un aggiornamento catastale relativo a un edificio, sulla base dei dati disponibili. I destinatari delle lettere non sono necessariamente soggetti a multe; possono infatti dimostrare che la variazione della rendita catastale non è stata effettuata per motivi legittimi. Esistono casi specifici, previsti dalla normativa, in cui l'aggiornamento catastale non è richiesto, anche dopo interventi edilizi importanti. Tuttavia, se il costo dei lavori è stato elevato, è probabile che l'immobile abbia subito un salto di categoria catastale, che deve essere comunicato obbligatoriamente.

Consigli per i contribuenti

Per i proprietari di immobili interessati dal Superbonus, è fondamentale verificare la propria situazione catastale. Rivolgersi a un tecnico esperto è la soluzione migliore per valutare l'eventuale necessità di aggiornare la rendita catastale. La determinazione di un cambio di categoria, infatti, richiede calcoli complessi e competenze specifiche.

Il 2025 rappresenta dunque un anno cruciale per garantire la regolarità fiscale degli immobili soggetti a interventi edilizi, promuovendo una maggiore trasparenza e correttezza nelle dichiarazioni catastali e tributarie.

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