Il Tirreno

La rapina choc

Petrone (manager di Baggio): «Rapinatori avevano maschere e guanti neri: tutto era ben studiato»


	Roberto Baggio
Roberto Baggio

All’interno della villa c’erano sei persone: tutti componenti della famiglia dell’ex campione azzurro

21 giugno 2024
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ALTAVILLA VICENTINA. «È stata una intrusione in orario diurno, altrimenti non sarebbe stata possibile, i sistemi di protezione della villa sono ultrasofisticati». Sono le parole a LaPresse di Roberto Baggio, affidate al suo storico manager Vittorio Petrone, dopo l’aggressione subita ieri sera – giovedì 20 giugno – nella sua villa di Altavilla Vicentina, in provincia di Vicenza.

Chi c’era

All’interno dell’abitazione al momento della rapina c’erano sei persone, tutti componenti della famiglia Baggio. «È arrivato un commando ben preparato e attrezzato, erano mascherati e portavano dei guanti neri – ha aggiunto Petrone – Parliamo di gente che aveva ben studiato la cosa. Gli inquirenti stanno facendo un ottimo lavoro, abbiamo fiducia nella giustizia».

I messaggi d’affetto

Tanti, come detto, i messaggi d’affetto arrivati al campione e alla sua famiglia dopo quanto successo. «Vicini a Roberto e alla famiglia. Siamo letteralmente sotto shock». Così in un post Serie A Operazione Nostalgia commenta la rapina. L’ex attaccante è recentemente stato protagonista di una delle iniziative della pagina social, lo scorso 8 giugno, quando allo stadio Arechi di Salerno si sono sfidate alcune glorie degli anni ‘90. Oltre a Baggio, applauditissimo dal pubblico, sono scesi in campo Zanetti, Milito, Totti e Trezeguet, ricordiamo.

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