Il Tirreno

Grosseto

La Maremma nel pallone

Grifone e il sogno chiamato Serie C. Col Forte diventa un match verità

di Paolo Franzò
Roberto Malotti Allenatore del Grifone (foto Agenzia Bf)
Roberto Malotti Allenatore del Grifone (foto Agenzia Bf)

Serie D. Dopo il successo in casa della capolista si ritorna allo Zecchini

09 aprile 2024
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GROSSETO. Roberto Malotti lo aveva detto prima della gara contro la Pianese di domenica scorsa: «Vogliamo riscattare il brutto primo tempo con il Ponsacco» e così alla fine è ampiamente stato. La netta e meritata vittoria del Grifone in casa della capolista Pianese è alla fine una prova di forza di quelle importante e che da una parte regala gioia e da un altra rimpianti.

Grosseto ora a quattro punti dalla vetta e a tre dal Follonica Gavorrano (fermato a Poggibonsi 4-1), Livorno di nuovo superato, ma è veramente troppo tardi con soli dodici punti in palio da qui alla fine della regular season? Per mister Malotti due vittorie con le prime due della classifica, ma anche quattro pareggi, quasi che i biancorossi non riescano a tenere la stessa tensione contro avversari di minor caratura tecnica. Domenica prossima la riprova in casa contro il Real Forte Querceta.

Ma come è successo che il Grifone ha sbancato Piancastagnaio? Non solo per merito della grande voglia da parte di tutti i protagonisti in campo, ma anche per merito del tecnico che ancora una volta è andato a ritoccare l’assetto tattico nelle scelte dei giocatori e del modulo, anche se lui non ama parlarne. A partire da un Riccardo Cretella sontuoso anche nel ruolo di difensore centrale di una retroguardia tornata a tre. Sacchini finalmente titolare, prezioso scudiero di un Sabelli tornato signore e padrone del centrocampo e non solo per la rete che spacca la partita. Per non dire del coraggio del tecnico fiorentino di chiudere la contesa, con la squadra in dieci (per via di una espulsione discutibile a Grasso), mettendo dentro due ragazzi del 2006, Fregoli e Violante. Cose oggettivamente mai viste.

Tanto più perché si giocava appunto in casa della prima in classifica. Già, una squadra che ha retto in inferiorità numerica per più di mezzora, senza per altro concedere o rischiare più di tanto. Roba da lustrarsi gli occhi ripensando al match con il Ponsacco o anche ad altre partite letteralmente gettate alle ortiche. Ma il vero Grosseto è questo, è quello di Livorno della seconda di campionato, quello che ha battuto il Follonica Gavorrano allo Zecchini. Ecco il vero problema, allora: la mancanza di una continuità che ora speriamo di vedere nelle ultime quattro partite, senza star troppo a pensare se sia o meno troppo tardi.

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