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I saluti di capitan Andrea Ciolli. «Non rientravo più nei piani, ma resta l’amore per la maglia»

di Paolo Franzò
I saluti di capitan Andrea Ciolli. «Non rientravo più nei piani, ma resta l’amore per la maglia»

Il capitano del Grosseto delle ultime stagioni lascia il Grifone per andare a chiudere la sua lunga carriera con il Belvedere

07 giugno 2023
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GROSSETO. Questa volta è vero, il capitano del Grosseto delle ultime stagioni, Andrea Ciolli, lascia il Grifone per andare a chiudere la sua lunga carriera con il Belvedere, neopromosso in Promozione. Malgrado un altro anno di contratto che lo legava al biancorosso, l’esperto difensore grossetano non rientrava più nei piani tecnici del nuovo tecnico, Vitaliano Bonuccelli. Ciolli se ne va quindi dopo aver collezionato 194 partite con il Grosseto, nelle quali ha contribuito alla scalata dall’Eccellenza sino ai playoff per la serie B della gestione Ceri. Due campionati vinti e una coppa di Eccellenza sono il suo palmares in biancorosso. Record che lo pongono subito alle spalle di altri due difensori che hanno fatto la storia del Grifone: Samuele Bogi e Marco Cacitti.
«Dispiace, è evidente – commenta Ciolli – anche perché ho sempre dato tutto per questa maglia. Ma questo è il calcio e sono sereno. Non rientravo più nei piani tecnici del nuovo mister e allora va bene così. Sinceramente poi, un po’ me lo aspettavo, anche perché avevo giocato poco anche nel finale dello scorso campionato. Sono contento però di aver comunque dato il mio contributo per il raggiungimento della salvezza. Quella del Belvedere è una scelta di vita, perché mi consente di poter continuare a giocare rimanendo a vivere nella mia città. Come ho detto, non me la prendo neanche più di tanto. So quello che ho dato per la maglia della mia città e poterla difendere così tante volte è stato un onore. Poi nel calcio, come vediamo a ogni livello, le cose spesso cambiano in fretta».
Tante soddisfazioni con la maglia del Grosseto, chiediamo. «Tante. Innanzi tutto vestire la fascia di capitano. Poi aver contribuito sotto la gestione Ceri, alla scalata dall’Eccellenza sino alla Lega Pro e poi anche i playoff per la serie B. Risultati che restano nella storia del club. Personalmente, ho sempre messo il Grosseto al primo posto, anche se in passato sarei potuto andare a giocare altrove e guadagnare anche di più. Vestire la maglia della squadra della mia città, per me è sempre stato un valore in più e per questa maglia, ho sempre dato tutto, per cui nessun rimpianto. Evidentemente, era arrivato il momento».
«I ricordi più belli? Senza dubbio la promozione in Serie C e quindi la partita vinta con il Monterosi allo “Zecchini”. Ma anche il derby vinto a Siena dopo una vita che il Grosseto non ci riusciva; una soddisfazione enorme. Poi l’anno della C con i playoff, incredibile. Risultati arrivati grazie a un grande gruppo, fatto per lo più di grossetani. Sentivamo il senso di appartenenza. Ricordi che porterò sempre nel cuore».
Ai tifosi biancorossi cosa si sente di dire? «Li ringrazio per avermi sempre sostenuto. So che non si può piacere a tutti, ma spero di aver lasciato un buon ricordo. Ai tifosi auguro davvero tante soddisfazioni con questa nuova società», conclude l’ex capitano. 

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