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Grosseto, un caso di virus Chikungunya: scatta la disinfestazione. La zona e i consigli dell’esperto – L’ordinanza

di Maurizio Caldarelli
Un caso di virus Chikungunya a Grosseto
Un caso di virus Chikungunya a Grosseto

Il direttore dottor Giorgio Briganti: «Una malattia virale trasmessa con la puntura di zanzara tigre»

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GROSSETO. Il sindaco di Grosseto, Antonfrancesco Vivarelli Colonna, ha firmato ieri mattina, 4 novembre, un’ordinanza, con varie prescrizioni, nella zona intorno a via Orcagna, per un’emergenza sanitaria dovuta al virus chikungunya, trasmesso dalla zanzara tigre, scientificamente la Aedes Albopictus. Una persona di nazionalità straniera a fine ottobre è stata ricoverata all’ospedale Misericordia per alcuni giorni, a causa dei postumi causati dalla puntura della zanzara tigre, avvenuta nel suo paese di provenienza. Un caso importato, come si dice in gergo medico, che ha costretto il primo cittadino a informare la cittadinanza, dopo la relazione del dipartimento di prevenzione dell’Asl Toscana sud est.

  • Qui il caso a Carrara

L’esperto

«Il virus chikungunya – spiega il direttore del dipartimento, il dottor Giorgio Briganti – è una malattia virale che viene trasmessa con vettore, in questo caso la zanzara tigre. La sintomatologia è rappresentata da febbre, mal di testa, dolori alle articolazioni anche molto forti: Il termine, in lingua makonde, significa “ciò che piega” o “contorce”. In alcuni casi si risolve velocemente, in altri casi ci vogliono mesi. Il virus fu isolato in Tanzania, ma ormai si è diffuso in tutti i continenti. Nel bollettino di lunedì scorso vengono riportati 398 casi, di cui 45 importati, 353 autoctoni, con un focolaio in Emilia, Modena e Bologna, e Verona. Quello di Grosseto è l’ottavo caso scoperto nel 2025 in Toscana, tutti importati».

L’incubazione del virus, fa sapere il dottor Briganti «varia fino a un massimo di 12 giorni a un minimo di tre, ma di solito la media è di 7-8». La persona che si è presentata al Misericordia alla fine di ottobre potrebbe essere stata colpita tra il 18 e il 25 dello scorso mese. «Il problema è che la puntura – aggiunge Briganti – da zanzare tigre è capace di infettare altre persone nell’arco di 200 metri».

L’ordinanza

Per questo motivo il sindaco ha emesso l’ordinanza, stando alle indicazioni del ministero della Salute con l’ultimo “Piano Nazionale di sorveglianza e risposta alle Arbovirosi” con riferimento alle zanzare invasive come virus Chikungunya, ma anche sulle indicazioni della Regione Toscana con il piano di sorveglianza delle arbovirosi che dispone interventi dal luogo dove si sono manifestati i casi di contagio.

La zona

L’area di intervento comprende via Orcagna, tra il civico 116 e via Marsiliana; il tratto che va dal civico 116 di via Orcagna direzione sud fino alla fine transitabile; il tratto tra via Marsiliana sino all’intersezione con via Palazzoli.

Alla disinfestazione è interessato il cantiere edile prospiciente al civico 13 di via Marsiliana, a destra tra via Marsiliana e via Palazzoli (Immobiliare Vichi); ma anche le siepi e la zona esterna spogliatoi del campo da baseball “Simone Scarpelli”. Tutto questo per abbassare rapidamente la densità della zanzara tigre nelle zone dove il malato ha soggiornato al fine di ridurre ulteriormente il remoto rischio di innesco di una trasmissione autoctona di arbovirosi.

La disinfestazione avverrà con insetticidi, tramite interventi sia adulticidi che larvicidi, sia su suolo pubblico che nelle proprietà private; la ricerca e l’eliminazione dei focolai larvali peri-domestici con ispezioni “porta a porta” delle abitazioni comprese nell’area segnalata.

Cosa fare

Il Comune ordina a residenti, amministratori condominiali, operatori commerciali, gestori di attività produttive, di permettere l’accesso degli addetti alla disinfestazione. Si ordina anche alla direzione sanitaria dell’ospedale Misericordia la disinfestazione di aree verdi, piazzali, parcheggi.

I diversi apicoltori presenti nel raggio di 300 metri dalla zona di trattamento (cinque) dovranno adottare precauzioni durante i trattamenti. Si invita a restare al chiuso con finestre e porte ben chiuse e sospendere il funzionamento di impianti di ricambio d'aria; tenere al chiuso gli animali domestici e proteggere ciotole e abbeveratoi con teli di plastica; raccogliere la verdura e la frutta degli orti o proteggere le piante con teli di plastica.

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