Grosseto, il segretario del Pd: «Giani riconfermi Marras assessore, con lui una nuova fase per la Maremma»
Province dem toscane a caccia di poltrone, Termine esorta il presidente neo-rieletto. Concorrenza agguerrita ed equilibri delicatissimi tra rispetto nelle nomine di parità di genere e componenti “rivali”
GROSSETO. Giacomo Termine, segretario del Partito democratico maremmano, prende posizione e chiede al neoeletto presidente Eugenio Giani e al partito regionale di riconfermare Leonardo Marras, forte di 15mila 500 preferenze, nel ruolo di assessore regionale. Motivandolo, oltre che con il suo apprezzato lavoro di assessore, con il fatto che proprio Marras può costituire il trait d’union tra Maremma e il livello di governo regionale. E che intorno al suo ruolo è possibile costruire una strategia per riconquistare la guida di molte amministrazioni locali negli appuntamenti dei prossimi anni. A partire da quelli 2027 a Grosseto e Orbetello.
Questa legittima interpretazione politica in chiave locale, tuttavia, deve confrontarsi con gli equilibri del quadro regionale. Proprio com’era successo con la discussione sulle deroghe da concedere a tre (poi diventati quattro) dei consiglieri e assessori uscenti che avevano già fatto due mandati amministrativi, in questi giorni è cominciato il pressing dei diversi territori toscani per avere un proprio rappresentante in giunta. Venerdì sera, per dirne una, la direzione provinciale del Pd livornese ha votato all’unanimità la richiesta di un assessorato, schierandosi per il neoeletto consigliere Franchi. Stessa cosa in provincia di Siena, per la conferma nel ruolo di assessore alla sanità di Simone Bezzini. O in provincia di Arezzo, dove in virtù dei 41mila voti presi dal Pd, si ambisce a un assessore.
Il puzzle che dovrà risolvere il presidente Giani, infine, è complicato dal rispetto nelle nomine degli equilibri di genere, e dei pesi delle componenti dem, schleiniana e bonacciniana. Con l’ulteriore complicazione per Grosseto, dovuta al fatto che fra i campioni di preferenze, guidati dall’inarrivabile ex sindaco di Prato Matteo Biffoni (22mila 250), nell’area riformista di cui fa parte Marras ci sono anche l’ex sindaca di Empoli, Brenda Barnini, e Bernard Dika.
A ogni modo, Termine, ricordando il 32,1% del Pd, prima forza politica del territorio, lo interpreta come «ripresa di fiducia verso il nostro progetto politico e il modello di buon governo toscano promosso dal presidente Giani, fondato su equità e coesione territoriale». Cosa che «rafforza il nostro impegno in vista del rinnovo amministrativo di Grosseto e Orbetello nel 2027; cruciale per il futuro politico della Maremma».
La conseguenza logica, è che la figura di «Leonardo Marras emerge con forza per la grande rappresentatività politica e personale espressa dalle urne. Il cui altissimo consenso elettorale non è solo un riconoscimento individuale, ma una manifestazione collettiva di fiducia dei maremmani per un modo di fare politica competente e orientato ai risultati». Per questo il Pd maremmano ritiene fondamentale che Marras «venga riconfermato nella Giunta regionale: una garanzia di equilibrio istituzionale e un punto di raccordo essenziale tra la Regione Toscana e la nostra provincia, in una fase in cui la Maremma ha bisogno di continuità su politiche di sviluppo, infrastrutture, sanità territoriale e sostegno alle aree interne».
Termine, che garantisce il fronte politico, chiede a quello istituzionale, coordinato dal presidente della Provincia, «di attivarsi nei confronti del presidente Giani per raggiungere l’obiettivo dell’assessorato». Perché «il valore aggiunto di Marras contribuisca a consolidare una comunità politica plurale e partecipata, inserendosi nel percorso del partito fondato sul protagonismo di circoli e territori».
Quindi, la tabella di marcia per i mesi a venire, con obiettivi chiari e condivisi: «Approfondire i temi di sanità pubblica, aree interne e lavoro, individuando strategie che offrano prospettive concrete ai giovani e a chi sceglie di restare in Maremma. Aprire il partito a tutte le persone, volontari e realtà civiche che hanno dato un contributo durante la campagna elettorale, perché il loro impegno non vada disperso ma diventi parte di un percorso collettivo. Avviare un piano di comunicazione per valorizzare il lavoro del Pd. Individuare, insieme ai circoli e ai coordinamenti zonali, i temi prioritari e più urgenti per la nostra provincia, trasformandoli in proposte concrete da condividere con la Regione Toscana».
Un quadro nel quale, «la proposta di confermare Leonardo Marras nella giunta regionale non è una rivendicazione di parte, ma una scelta politica di prospettiva, coerente con la volontà di consolidare un modello di governo regionale e territoriale fondato su competenza, radicamento e capacità di ascolto. È il primo tassello di una nuova fase di lavoro collettivo».
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