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Castel del Piano, chiusa “La Modernissima”: al suo posto Vulcanica – Sara Pioli apre nel negozio di nonna, zia e mamma

di Silvano Polvani

	Da sx nonna Tina, zia Milvia e mamma Rossana (foto Carlo Tardani). A dx Sara Poli
Da sx nonna Tina, zia Milvia e mamma Rossana (foto Carlo Tardani). A dx Sara Poli

Terza generazione in corso Nasini. L’imprenditrice apre la sua attività nel fondo che dal 1945 ospitava la profumeria ed estetista sanitaria

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CASTEL DEL PIANO. È una bella storia questa, che ci viene suggerita frugando nei ricordi e nell’attualità di questo antico borgo del Monte Amiata. È la storia delle sorelle Milvia e Tina, di Rossana – la madre di Sara – alla quale passeranno il testimone in un passaggio generazionale allontanando così la malinconia per la chiusura di un negozio storico.

Storico lo era davvero “La Modernissima di Lesi” aperto da Milvia e Tina nel 1960, ma già presente dal 1945, profumeria ed estetista sanitaria, che da oltre 60 anni svolgeva la propria attività in corso Nasini. Era il simbolo di un’economia fatta di relazioni dirette dove ogni acquisto, raccontano le proprietarie, era accompagnato da una parola gentile.

Di loro alla chiusura si è detto che cortesia, affabilità e esperienza hanno caratterizzato il loro lavoro, sia commerciale che di manicure e pedicure. L’intento non è mai stato quello di vendere semplicemente, ma intuire i gusti, capire i desideri e le esigenze delle clienti per riuscire a consigliare il prodotto migliore; che si trattasse di una crema, di un rossetto o di qualche altro trucco.

E quanta gente ha fatto suonare quel campanaccio legato sulla maniglia della porta del negozio così da annunciare il loro ingresso. Gente comune, donne e uomini di grande fama dello spettacolo in visita a Castel del Piano anche solo per un momento di rilassamento per ritrovarsi con se stessi. Lo ricordano bene quel 1984 quando la squadra di calcio del Napoli scelse il borgo dell’Amiata per il ritiro estivo azzurro. In tanti fra i giocatori fecero visita al negozio, ma se lo abbia varcato anche il leggendario campione “el Pibe de oro” Diego Armando Maradona, al suo primo anno in Italia, le proprietarie si stringono in un serrato riserbo.

Ma quel rintocco di campanaccio continuerà ancora nei locali della Modernissima in corso Nasini per opera di Sara Pioli. Le tre donne della Modernissima a lei sono nonna, zia e mamma.

Sara è una ragazza ottimista, positiva e radiosa, in una parola brillante. Nata e cresciuta nel borgo amiatino è da questo fortemente attratta e innamorata tanto da decidere di non abbandonarlo, anzi di magnificarlo nelle sue eccellenze. Collabora con produttori di vino, olio, miele, castagne, caseifici e strutture ricettive. Ha alle spalle una formazione significativa con una laurea in Scienze della comunicazione all’università di Siena e un master in Comunicazione di impresa. Si è avvicinata al mondo degli eventi grazie a una professione di addetta a backoffice in un tour operator (che organizzava matrimoni ed eventi) e al mondo enologico grazie all’esperienza lavorativa presso l’ufficio segreteria del Consorzio del Montecucco. Affascinata dell’Amiata dopo dieci anni nel mondo del marketing e della comunicazione, tra tour operator, eventi, cantine e consorzi del territorio, ha deciso di mettere la propria esperienza al servizio della sua più grande passione: valorizzare l’Amiata e chi lo vive ogni giorno.

Da questo suo slancio nasce Vulcanica, un progetto che unisce il suo amore per il territorio e le competenze acquisite così da dar voce e visibilità ai prodotti locali raccontando le eccellenze enogastronomiche, creando esperienze uniche. Una missione, la sua, che vuole accendere i riflettori sull’Amiata, con energia, creatività e collaborazione nella convinzione che solo insieme possano fare la differenza.

Oggi Sara terrà l’inaugurazione della sua attività in quei locali che hanno abbassato le saracinesche chiudendo un pezzo della storia del commercio a Castel del Piano, ma un’altra storia è pronta ad avviarsi, una storia moderna, vicina ai nostri tempi, in un luogo che vuole continuare a vivere in modo più sostenibile, apprezzando il valore della comunità e delle relazioni umane.

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