Tumori cutanei in crescita, la dermatologa e i consigli da seguire non solo quando si sta in spiaggia
D’estate visite dermatologiche raddoppiate ma preoccupa il costante aumento di melanomi e tumori della pelle
GROSSETO. In estate al pronto soccorso di Grosseto le visite legate a problemi dermatologici vanno dalle dieci alle venti ogni giorno. «Di fatto un raddoppio rispetto agli altri mesi», sottolinea Camilla Peccianti, direttrice facente funzione dell’Unità operativa complessa di Dermatologia dell’ospedale Misericordia.
I casi
Davanti agli occhi dei medici continuano così ad apparire ustioni solari causate da una mancata protezione sotto il solleone delle spiagge, irritazioni scatenate da alghe e meduse, punture di insetti – «non infrequente il ragno violino, abbiamo trattato una decina di cani da inizio estate», aggiunge Peccianti – e, per non farsi mancare nulla, anche patologie micotiche (in poche parole i funghi) originate dal sudore in zone di sfregamento come inguine e ascelle. Senza dimenticare poi le conseguenze – piuttosto antipatiche – da fotodermatosi: «Le esposizioni al sole con creme medicali o con terapie che si fanno per bocca possono provocare reazioni allergiche dovute proprio al “contatto” con i raggi solari», spiega la dottoressa Peccianti.
D’estate poi crescono anche le scottature da barbecue e pure le patologie generate dall’insetto da buco del tarlo. «Con le temperature elevate – spiega la dottoressa – si schiudono le uova dentro il buco del tarlo. Questo avviene soprattutto in campagna, dove c’è molto legno». Niente di grave e niente che non si possa curare con l’antistaminico, rassicura Peccianti, ma è comunque antipatica.
Tumori in aumento
Oltre però all’aumento estivo, che si registra puntuale con il cambio d’abitudine di molte persone, c’è un altro incremento, altrettanto costante: «Crescono in modo esponenziale – dice Peccianti – le patologie tumorali: facciamo circa 400 interventi all’anno in più – su di un totale di circa 2.500 all’anno – per cercare di stare dietro alle liste d’attesa. Nonostante i sedici interventi al giorno, continuiamo comunque ad avere liste d’attesa che si allungano a casua dell’aumento dei casi». Non solo. «I tumori cutanei – aggiunge Peccianti – sono diventati più aggressivi: fino a pochi anni fa era raro vedere lesioni metastatiche, mentre ora incontriamo diverse metastasi di tumori cutanei».
Il perché
Anche l’incremento dei tumori cutanei è legato «all’esposizione solare scorretta che continuiamo a fare, a partire – spiega la dottoressa Peccianti – dal basso utilizzo - e anche non esatto – di creme solari». Alzi la mano, ad esempio, chi ripete di «darsi la crema solare ogni tre ore, come invece andrebbe fatto», spiega la dottoressa, che aggiunge: «Poi non molti pensano che serve comunque la protezione solare anche quando le attività quotidiane normali ci portano all’aperto: da noi per esempio vengono molti sportivi che appunto si allenano fuori, senza però utilizzare la crema protettiva. Questo è ancora più valido per chi lavora sotto il sole: in questi casi però si parla di vera e propria malattia professionale, quando insorgono casi simili».
Per quel che riguarda il mare, invece, c’è un altro “appunto” da tenere bene a mente, ossia «dovremmo andare al mare la mattina presto e la sera. Questo vale in modo particolare per i bambini, evitando le ore centrali. Se si è più piccoli poi vanno sempre indossati maglietta e cappellino per proteggersi», aggiunge la dottoressa. E no, stare sotto l’ombrellone non evita i raggi solari. «Anche lì le percentuali – sottolinea Peccianti – sono comunque alte».
Come riconoscerli
Ma come si riconoscono i tumori cutanei? «Nascono come crosticine, bollicine, piccole ulcere o anche come spellature sulle labbra. Se persistono per oltre uno o due mesi – spiega Peccianti – è meglio andare a farsi vedere prima dal proprio medico di medicina generale, che eventualmente valuterà l’intervento di uno specialista per ulteriori accertamenti».
I melanomi
E se i tumori cutanei sono particolarmente legati all’esposizione solare, per i melanomi la questione è un po’ diversa, nel senso che «possono essere dovuti al sole – spiega Peccianti – ma questo non è l’unico fattore, e di solito sono maggiormente associati alle scottature prese durante gli anni dell’infanzia». Ad accomunare melanomi e tumori cutanei è l’aumento, che coinvolge entrambi.l
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