Il Tirreno

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Il lutto

Grosseto, addio a ex dirigente del Consorzio Agrario

di Maurizio Caldarelli
L'ex dirigente scomparso
L'ex dirigente scomparso

Era Maestro del lavoro dal 2009: «Sempre stato al fianco degli agricoltori, un uomo generoso e profondo nei valori»

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GROSSETO. Fino alle 11,30 di giovedì 15 è possibile portare l’ultimo saluto a Paolo Giannini, 78 anni, ex dirigente amministrativo del Consorzio Agrario di Grosseto scomparso martedì mattina, 13 maggio, per un malore che lo ha colto nel sonno: sono stati i familiari, la moglie Mariana Monea e la figlia Alexandra, a trovarlo nel suo letto. La salma è esposta nella nell’abitazione in strada provinciale 131 del Poggiale 87, a Principina a Terra.

La notizia ha fatto velocemente il giro della città e tra quanti conoscevano le sue qualità per aver avuto modo di incontrarlo nel pieno dell’attività lavorativa, che si è conclusa una decina di anni fa. «Paolo era una gran brava persona – lo ricorda Fabio Lombardi, direttore del Consorzio agrario del Tirreno e di Siena – Ho avuto la fortuna di lavorare al suo fianco nei primi anni della mia carriera e non posso che ringraziarlo per tutto ciò che ha dato, con umiltà e coerenza. È sempre stato al fianco degli agricoltori. Era un uomo generoso, riservato, elegante nei modi e profondo nei valori. Mai una parola fuori posto, mai un gesto che non fosse guidato dal rispetto per le persone e per il lavoro».

La nota

Giannini, in qualità di direttore della sezione ragioneria del Consorzio Agrario grossetano di via Roma, è stato figura di spicco all’interno della realtà aziendale e dell’intero comparto agricolo toscano e ha lasciato un segno indelebile in tutti coloro che hanno avuto l’onore di conoscerlo, lavorare con lui e condividere un tratto del cammino professionale e umano. «È stato un uomo di rigore, umanità e visione – si sottolinea in una nota del Consorzio Agrario del Tirreno – Paolo ha ricoperto il ruolo per anni con dedizione, precisione e spirito di servizio il suo lavoro non si è mai limitato a numeri e bilanci: ha sempre saputo unire l’efficienza tecnica a una straordinaria umanità, rendendosi punto di riferimento per colleghi e collaboratori. Un addio che ci tocca nel profondo. Non lo dimenticheremo».

Nel 2009, la presidenza della Repubblica Italiana gli conferì l’onorificenza di Maestro del lavoro, riconoscendo ufficialmente il valore della sua carriera, il senso del dovere, la correttezza professionale e l’alto contributo dato allo sviluppo del lavoro in Italia. Un titolo che lui ha sempre vissuto con discrezione, ma con la consapevolezza profonda di aver costruito qualcosa che avrebbe lasciato una traccia nel tempo. «Alla moglie e alla figlia vanno le più sincere condoglianze di tutto il Consorzio Agrario del Tirreno – conclude la nota – e di quanti hanno condiviso con Paolo anni di lavoro, sfide e successi. Il suo esempio continuerà a vivere in chi, ogni giorno, lavora con onestà, passione e rispetto. Perché il ricordo di una persona come Paolo Giannini non si spegne con la sua scomparsa, ma si trasforma in eredità morale e professionale, da custodire e tramandare».

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