Il caso
Benzina, il distributore più economico d’Italia è in Toscana. E la sua campagna social funziona
Prezzi calibrati fino al millesimo per accaparrarsi la “fedeltà” degli automobilisti. La pubblicità comparativa premia il piccolo distributore a conduzione familiare
GROSSETO. In gergo si chiama pubblicità comparativa, celeberrime le campagne delle bevande gassate Usa più note al mondo così come quelle delle due case automobilistiche tedesche: l’azienda A promuove i propri prodotti confrontandoli con quelli del concorrente B e viceversa. Un metodo che – se bene implementato – può consentire alle piccole realtà di godere del “traino” delle grandi.
Ne fa (implicito) sfoggio Grifo Carburanti – il distributore, in questi giorni, più economico d’Italia – con una campagna social che sta diventando virale: «Risparmiare è semplice, basta scegliere il pieno giusto. C’è chi lo ha fatto prima ma... noi lo abbiamo fatto meglio».
Il segreto di Pulcinella: “chi lo ha fatto prima” è Conad, come sempre, e Grifo – appunto – sotto; meno un millesimo (1,599 euro al litro contro 1,598), come si legge sul tabellone dell’impianto. Per completezza: secondo l’Osservaprezzi Carburanti del ministero delle imprese e del Made in Italy anche l’Easy Service (ex Enercoop) al Maremà pratica le tariffe della Margherita.
«La nostra famiglia fa questo lavoro da oltre cinquant’anni. Avevamo un impianto a Marina ed eravamo schiacciati dalle grandi compagnie, ci siamo adattati investendo e rischiando», premette il titolare Michele Guasti, che poi spiega: «Siamo privati con un marchio proprio e acquistiamo sul libero mercato, e oggi diamo lavoro a nove dipendenti più un indotto di tre persone al bar del distributore».
A onor del vero, ai propri clienti Conad offre un prezzo ancora più basso (meno un centesimo al litro sulla cifra di partenza): la strategia di Clodia Commerciale (negozi di Castiglione e Grosseto, Pet Store e – proprio – gli impianti sulle vie Bulgaria e Scansanese) manovra sul margine di guadagno, la sua comunicazione punta sulla fidelizzazione.
Un meccanismo, il far sì che le persone diventino acquirenti abituali dei propri prodotti, che non è certamente estraneo a Grifo. «Le dinamiche sono le stesse per tutti», conferma Guasti, che racconta: «Una volta, quando non esistevano nemmeno i prezzi esposti, era tutto così: scelto uno dei grandi marchi si era clienti “per la vita”. Oggi è necessario farsi vedere». Come dire: anche a rischio di “sverniciare” la concorrenza.
Ci sarebbe poi quel proverbio sulla durata del bel gioco: il ritorno al distributore c’è (e le file di auto lo dimostrano), ma si pone il problema della sostenibilità nel lungo periodo. Più grandi le spalle, maggiore la resistenza; e nessuno punta a rimetterci.
Nel frattempo, tra i “litiganti” a godere sono gli automobilisti grossetani, che – complici crollo dei prodotti petroliferi sui mercati internazionali e indebolimento del cambio dollaro/euro – possono tirare una boccata d’ossigeno in un territorio particolarmente ammorbato dal caro vita; aspettando la prossima promozione.
Gli affari sono affari.