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Alcol test, boom di richieste in Maremma: esaurite le scorte in farmacia. I numeri, come funziona e i motivi

di Sara Venchiarutti
Un controllo (foto d'archivio)
Un controllo (foto d'archivio)

L’incremento dopo l’introduzione del nuovo codice della strada: li cercano anche alcune aziende per i loro dipendenti

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GROSSETO. Prima in farmacia una confezione con dentro cento alcol test durava un anno, anche di più. C’era la richiesta, ma poca, quasi “di nicchia”. Adesso quella stessa scatola s’è svuotata nel giro di una quindicina di giorni, tra Natale e Capodanno. «Ci aspettavamo un aumento, ma forse non avevamo previsto un boom così grosso e concentrato», ammette Iacopo Zanardi, presidente dell’Ordine dei farmacisti della provincia di Grosseto.

Tutta “colpa” – si fa per dire – della mescolanza tra il periodo denso di festività, pranzi, cene, aperitivi e così via e il nuovo codice della strada, entrato in vigore alla fine dell’anno scorso e che per l’appunto ha inasprito le pene per il consumo di bevande alcoliche durante la guida.

I numeri

Così di clienti che entrano in farmacia per compare gli ormai tanto agognati test e misurare il loro tasso alcolemico ne arrivano quotidianamente. «Almeno 10-15 persone al giorno ce li chiedono, anche se i numeri dipendono dall’affluenza che ha ogni farmacia», fa un rapido calcolo Alfredo Discepoli, co titolare della farmacia La Rugginosa e presidente di Federfarma Grosseto. «La richiesta – aggiunge – è costante e le persone si sono mosse abbastanza velocemente perché la paura degli inasprimenti era già diffusa». C’è chi appunto ha il terrore di incorrere nelle sanzioni, chi con la patente ci lavora e non può permettersi di perderla, ma anche ristoranti, agriturismi, aziende e discoteche.

Il boom

Un boom di domande che ha esaurito in breve tempo i rifornimenti che comunque diverse farmacie avevano effettuato con l’introduzione della nuova normativa, oltre alle scorte normali. «Da quando è entrata in vigore la legge – spiega Discepoli – ci eravamo mossi per procurarci questi test monouso. Ne avevamo acquistati una trentina: già da una settimana non li abbiamo più, in una decina di giorni sono spariti. E non li stiamo ritrovando. Da quando li abbiamo terminati li stiamo chiedendo quotidianamente, anche due, tre volte al giorno, ma sono tutti rimasti sprovvisti come noi. Stiamo facendo delle ricerche più approfondite, oltre ai tradizionali magazzini, ma al momento non si trovano». E qui si sta parlando degli alcol test monouso. «Ora – prosegue Discepoli – stiamo cercando di prendere anche quelli leggermente più professionali per rispondere alla richiesta che ci è arrivata da ristoranti e agriturismi, che vogliono fornire il servizio ai propri clienti. Però anche questi test sono pochi. Ci dovevano arrivare, ma abbiamo controllato ieri (due giorni fa per chi legge, ndr) e ancora non erano arrivati».

La situazione

Conferma la situazione Zanardi: «Nel momento in cui se ne sente il bisogno – sottolinea – è difficile trovare questi test perché la loro produzione e l’approvvigionamento non sono così comuni. I grossisti non ne hanno, abbiamo inviato richieste direttamente alle aziende che producono e vendono per conto terzi ma erano chiuse per le festività. Sappiamo che hanno preso in carico il nostro ordine e spero che i prodotti rientrino presto. Di certo il periodo delle festività ha contribuito all’incremento della domanda, ma secondo me – aggiunge il presidente dell’ordine – la richiesta continuerà e ci dovremmo adeguare». Oltre ai normali test, anche la sua farmacia è stata contattata da discoteche e alcune aziende – ad esempio di trasporti – che cercavano alcolometri con i tubi ricambiabili per i propri dipendenti.

Come funziona e la distribuzione

Stessa situazione – e cioè alcol test esauriti – anche nelle farmacie Severi, in piazza Dante e in via Roma. «Avevamo una decina di pezzi – spiega una delle titolari, Cecilia Severi – perché non era un test particolarmente richiesto, lo compravano in pochi. Li abbiamo esauriti già da prima di Natale. Evidentemente le persone si preoccupano di guidare in condizioni regolari e questo è un aspetto positivo. Al momento i canali di riferimento quotidiani non ne sono forniti, quindi anche noi siamo in attesa di avere una distribuzione direttamente dai fornitori. Penso che questa carenza si risolva in breve: tutti ci stiamo organizzando per procurarceli e dopo la Befana verrà fuori qualcosa di sicuro».

In realtà Severi ha notato non solo una richiesta di alcol test, ma anche di droga test, in entrambi i casi quelli salivali. In quest’ultimo caso «si tratta di un test – spiega Severi – che valutata la presenza o meno di vari tipi di droghe. Come per i test legati al tasso alcolemico, le persone ricercano e chiedono quei prodotti che siano rispondenti ai quantitativi richiesti dalla legge. Non vogliono quindi un test qualsiasi, ma deve essere corrispondente ai dosaggi minimi appunto previsti dalla normativa».

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