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Sempre più caldo e notti tropicali: «Questo mese passerà alla storia»

di Massimiliano Frascino
Roberto Costantini Meteorologo responsabile della sede grossetana del Lamma
Roberto Costantini Meteorologo responsabile della sede grossetana del Lamma

Dati, spiegazioni e previsioni di Roberto Costantini del consorzio Lamma

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GROSSETO. “Non vendere il sole a luglio”, recita l’adagio. Che vale, a maggior ragione, per questo infernale luglio che in città ha già chiarito due cose: le nostre notti (insonni) sono tropicali, e questa è la conseguenza del fatto che dal 1971 a oggi le temperature medie decennali sono salite di 3 gradi. Questo e molto altro spiega a Il Tirreno Roberto Costantini, meteorologo responsabile della sede grossetana del Lamma.

L’impressione netta è che siamo di fronte a un cambio di paradigma…

«Questo luglio passerà alla storia perché purtroppo, giorno dopo giorno, a livello globale si sono superati tutti i record di temperatura massima. A Grosseto, con l’ormai più che decennale stazione meteorologica cittadina del Lamma, abbiamo un monitoraggio costante e affidabile».

E quindi?

«Tre le cose che danno l’idea immediata di una situazione eccezionale, fino a pochi anni fa impensabile: il picco di temperatura massima, il valore medio su 21 giorni della temperatura massima, e il numero e la persistenza delle ondate di calore. Con ordine: il 30 luglio la colonnina del termometro è salita fino a toccare i 39.4 °C, quasi eguagliando il record segnato nel 2008 di 39 °C. Il guaio è che, per quanto non raggiungendo questo picco, il numero di giorni eccezionalmente caldi è stato impressionante: dodici quelli in cui la temperatura ha superato i 35 °C e in sette di questi giorni la temperatura è arrivata, o ha superato, ai 36 °C».

È normale un numero così elevato di giorni con temperatura massima superiore o uguale a 36 °C?

«Nel decennio 2014-2023 in totale questo valore si è registrato 14 volte (quindi in media 1,4 volte all’anno), quindi nel solo luglio 2024 si è registrato un aumento di frequenza pari a cinque volte quella media del decennio precedente. Possiamo quindi affermare che non è normale, anche se la tendenza è tale da farci temere che tra qualche hanno quello che oggi appare eccezionale, sarà purtroppo da considerarsi normale».

Quindi è una tendenza in atto?

«Certamente. Questo è ciò che deve preoccupare: non si tratta di episodi sporadici, ma di una tendenza, ormai più che trentennale. Il numero di giorni in cui la massima supera il valore medio delle massime del mese sta via via aumentando col passare degli anni: se nel biennio 2014-2015 erano 16 al mese, in quello 2022-2023 siamo a 21 al mese, ossia i 2-3 di tutti i giorni».

Non c’è da stare tranquilli

«Infatti, la media climatologica della temperatura massima del trentennio 1971-2000 era di 30,1 °C, valore salito a 31 °C nel trentennio 1981-2010, poi ancora accresciutosi a 31,4 °C nel trentennio 1991-2020. Questo ci fa capire come anche la soglia di normalità si stia inesorabilmente alzando, così da far sembrare normali anche temperature che solo 40 anni fa non lo erano».

Perché inesorabilmente?

«Se andiamo a vedere il valore negli ultimi dieci anni ci accorgiamo che è ulteriormente salito a 32,2 °C, mentre il valore medio della massima del luglio di quest’anno è balzato addirittura a 33,1 °C, ben 3 °C più elevato di quello che si sperimentava dal 1971 al 2000».

Oltre al caldo estremo di giorno, si parla di “notti tropicali”

«Al disagio delle temperature estreme diurne si somma anche quello delle temperature notturne che, rimanendo su valori decisamente elevati, impediscono di godere del refrigerio e di dissipare il calore che gli edifici hanno accumulato con l’insolazione. Se riproponiamo analisi simili a quella fatta per le massime, vediamo che la situazione è altrettanto preoccupante: anche per le minime c’è un costante aumento, passando da un valore “normale” di 16,8 °C nel trentennio 1971-2000 agli attuali 20,1, quale media del decennio 2014-2023. E ancora, il luglio 2024 si caratterizza ancora per la sua eccezionalità, registrando un valore medio delle minime di ben 21,3 °C; per la prima volta dall’esistenza della stazione Lama si sono superati i 27 gradi di minima: un valore equiparabile a quello di una massima».

Sono stati molti i giorni con una minima uguale o superiore a 20 °C?

«Sono state molte, la quasi totalità, considerando che su 31 notti, ben 26 sono state “tropicali”. E se andiamo a vedere come queste notti sono distribuite lungo il mese, ci accorgiamo che dal 7 luglio tutte le notti sono state “tropicali”, con un evidente disagio termico».


 

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