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Grosseto, quasi 200 persone per aiutare la Romagna: raccolta fondi per la rinascita di un asilo distrutto dall’alluvione

Grosseto, quasi 200 persone per aiutare la Romagna: raccolta fondi per la rinascita di un asilo distrutto dall’alluvione

Quasi 200 persone e 7.200 euro (ma la cifra è provvisoria) raccolti alla Sala Eden

07 giugno 2023
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GROSSETO. Le distanze si annullano, 300 chilometri “cancellati” in un istante da una grande corsa, con il cuore che batte forte. Fortissimo. Lunedì sera, tutti insieme, alla Sala Eden abbiamo fatto bandega. In Romagna la bandega è la festa collettiva per l’inizio o la fine di un progetto importante: a Grosseto quasi 200 persone l’hanno fatta per un progetto importantissimo: sostenere la ricostruzione di un asilo nido devastato dalla terribile alluvione in Romagna.
La bandega, di là dall’Appennino, non si può fare se non c’è il buon cibo. E attorno al cibo, ma anche alla musica e alla memoria, si è ritrovato un piccolo-grande pezzo di Maremma. Quattro ore di festa che hanno permesso di raccogliere (per ora) quasi 7.200 euro. Una somma che potrebbe lievitare ancora e che sarà interamente consegnata nella cooperativa Zerocento di Faenza, proprietaria del nido Il Piccolo Principe, che è già al lavoro per ricostruire.
Alla Sala Eden, lunedì, s’è vista davvero una comunità intera: rappresentanti delle istituzioni (tutte), artisti, imprenditori, professionisti, tutti a tavola, gomito a gomito con i tantissimi cittadini arrivati sulle Mura per dare il loro contributo. E tutti arrivati lì proprio come semplici cittadini, senza un invito formale, a segnare una vicinanza personale pari a quella istituzionale. A sorpresa è arrivato anche don Franco Cecioni, decano della diocesi, con i suoi 97 anni e la voglia di raccontare ai commensali i suoi prossimi progetti per i patrimonio culturale della Chiesa grossetana.
Qualcuno, invitato da Il Tirreno, ha portato i suoi saluti sul palco. Brevi e sinceri, non di circostanza. Sul palco anche Adelfia Franchi, della Vab, testimonial delle decine di volontari maremmani che in queste ore vanno e vengono dalla Romagna sommersa dal fango.
Si entrava versando un contributo di 25 euro a persona: alla fine 190 ingressi e qualche benefattore che ha voluto fare un’offerta più generosa. Un simbolo? L’imprenditore grossetano che si è presentato alla cassa della Sala Eden con un bonifico in mano: ha invitato i suoi dipendenti e ha pagato loro la cena. Ha donato solidarietà. E tanta emozione, così come l’ignoto che ha lasciato un cospicuo assegno a patto che non dicessimo chi è. E poi le cooperative sociali, che hanno aggiunto un ulteriore contributo in denaro all’enorme, generosa e sorridente quantità di lavoro che – mobilitando decine di persone – hanno messo a disposizione della serata.
Ma i conti precisi li faremo solo fra qualche giorno, quando fermeremo il conto corrente aperto ad hoc in Banca Tema, con una somma di partenza donata dalla Banca stessa.
Impeccabile il menu preparato dalle cooperative Uscita di Sicurezza (padrona di casa, in una casa per una sera davvero di tutti), Auxilium Vitae, Agape, Solidarietà è Crescita Statice, che hanno gestito il buffet e il servizio. Il cibo è stato donato da Conad - Clodia Commerciale, dal cui presidente, Paolo Degli Innocenti, è partita l’idea di mobilitarsi per l’Emilia Romagna. . Hanno contribuito anche Barbini Piante, la Lavanderia Paradisi, Rosati carta ed Euroclean. E poi Roberto Delli, il pastaio di Maremma con i suoi tortelli cotti sul momento; e i fratelli Biagio e Antonio Pianese della pasticceria Crem, con le golosissime graffe. E ancora il vino buono dei Vignaioli del Morellino di Scansano e la musica “buonissima”: con Leo & Jole, sul palco, tra cover internazionali e una struggente “Romagna mia”, Cristian Chechi, Marco Caudai, Roberto Incordino, Alessandro Golini, Luca Ravagni. E, generosa sospresa dell’ultima ora, Francesco Coralli, in arte Franz Navas dj. L’associazione Kansassìti, che gestisce la Mediateca digitale della Maremma, ha proiettato il filmato “Grosseto 4 novembre” di Gianni Bernardini, integrandolo con alcuni video inediti girati da chi, quell’alluvione, l’ha vista con i propri occhi.
Insomma, ancora una volta Grosseto ha dimostrato cosa significhi impegnarsi per aiutare gli altri. E allora, forza Romagna, forza Faenza, forza Piccolo Principe. Grosseto vi è vicina. 
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